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Mattei: «Ieri nel post Genoa-Lazio c’è stata una frecciatina di Sarri»

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Mattei: «Ieri nel post Genoa-Lazio c’è stata una frecciatina di Sarri». Il giornalista analizza la vittoria dei biancocelesti al Ferraris

Una boccata d’ossigeno, forse l’inizio di un nuovo percorso. La vittoria della Lazio a Genova è stata analizzata dal giornalista Stefano Mattei che, ai microfoni di Radiosei, ha elogiato la svolta tattica di Maurizio Sarri, vedendola come la soluzione più logica per le caratteristiche della rosa.

Secondo Mattei, la squadra vista a Marassi è stata un ibrido efficace, e la vittoria è stata fondamentale per scacciare gli incubi di una crisi che si faceva sempre più profonda. «Speriamo che con la vittoria di ieri della Lazio inizi un nuovo percorso con maggiore continuità. Ieri a Genova ha attaccato da Baroni e difeso da Sarri, penso che questo 4-4-2 sia la soluzione migliore per questa squadra. Ieri ha vinto con pieno merito, punti fondamentali per non scivolare nel baratro e per dare senso a questa stagione».

Il passaggio al 4-4-2 non è stato un caso, ma una necessità dettata dall’emergenza e dalla struttura stessa della squadra.«Le scorie del derby avevano lasciato una certa traccia. Sarri, in piena emergenza, ha capito che era necessario variare il sistema di gioco per dare maggiore peso all’attacco e solidità alla squadra. A centrocampo ci sono due titolari certi come Guendouzi e Rovella. Il terzo centrocampista è sempre un’incognita e con questo atteggiamento tattico puoi anche aiutare Castellanos con l’aggiunta di Dia. Con il 4-4-2 ci sono meno dubbi e più certezze rispetto alle caratteristiche dei giocatori a disposizione».

Infine, Mattei ha sottolineato una “frecciatina” di Sarri nel post-partita, che svela la natura atipica del progetto tecnico di questa stagione, costruito sugli uomini a disposizione e non su richieste di mercato. «Ieri, nel post-partita, c’è stata la frecciatina di Sarri quando ha detto che non avrebbe potuto tradire i tifosi dopo aver saputo del blocco di mercato. Di solito le squadre si fanno e poi si cercano i giocatori. In questo caso il processo è inverso, i giocatori sono quelli della scorsa stagione e la scelta del modulo viene dopo. Situazione atipica. La classifica va guardata per capire il rischio grosso che ha corso la Lazio. Senza i tre punti di ieri sarebbe stato un disastro nella paura. Bisogna ancora lavorare molto, a partire da Lazio-Torino. Bisogna vincere per dare un senso diverso alla stagione».

La vittoria di Genova, dunque, è solo il primo passo. Ora serve continuità, a partire dalla sfida di sabato contro il Torino, per confermare che la nuova strada intrapresa è quella giusta.

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