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Lazio, spaccatura tra la tifoseria e Claudio Lotito. Sentite quale sarà la prossima mossa degli ultras!
Nuovo strappo tra tifosi e società: la Curva Nord diserterà Lazio-Lecce
Si riaccende la tensione tra la tifoseria organizzata della Lazio e la società biancoceleste. In occasione della partita contro il Lecce, in programma il 23 novembre 2025 allo Stadio Olimpico, la Curva Nord ha annunciato uno sciopero del tifo, decidendo di non entrare allo stadio per manifestare il proprio dissenso nei confronti della dirigenza.
La protesta, riportata dall’edizione romana de La Repubblica, nasce da un episodio che ha scosso l’ambiente laziale e che riguarda la memoria di Vincenzo Paparelli, storico tifoso tragicamente ucciso nel derby del 28 ottobre 1979 da un razzo partito dalla Curva Sud. Durante l’ultima gara casalinga, la nipote quattordicenne di Paparelli, Giulia, avrebbe dovuto prendere parte alla coreografia ideata dalla Curva in ricordo del nonno. Tuttavia, uno steward della società le ha impedito l’accesso alla pista d’atletica, dove era previsto il suo breve intervento, costringendola ad assistere alla partita dal settore acquistato dai tifosi.
Questo episodio ha provocato profonda indignazione tra gli ultras, che hanno interpretato il gesto come l’ennesimo segnale di distanza e mancanza di rispetto da parte della società. Secondo le ricostruzioni, la Lazio aveva invitato la famiglia Paparelli a seguire la gara dalla tribuna autorità, ma i parenti avevano preferito sedersi con i sostenitori biancocelesti, rifiutando un trattamento di favore per mantenere un legame simbolico con la Curva Nord.
La decisione del club, letta nel contesto delle tensioni ormai croniche tra la tifoseria e la dirigenza, ha così innescato una dura reazione. Con un comunicato ufficiale, i gruppi organizzati hanno annunciato che non animeranno la Curva durante Lazio-Lecce, invitando tutti i sostenitori a unirsi alla protesta. Di fatto, l’Olimpico sarà privo del suo settore più caldo e passionale, con un inevitabile impatto sull’atmosfera della partita.
Il rapporto tra tifosi e società, già incrinato da tempo per divergenze sulla gestione del club, sembra dunque allontanarsi ulteriormente. Lo “sciopero del tifo” rappresenta non solo un gesto simbolico, ma anche un segnale forte verso la dirigenza, accusata di aver perso il contatto con la propria base più fedele.
Resta ora da capire se, dopo questa frattura, si aprirà uno spiraglio di dialogo o se lo scontro tra Curva Nord e società proseguirà nelle prossime settimane.
