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Volto immutato e poche speranze di modifica: la Lazio in attesa di “fosforo”

Lazio News 24

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Lazio, dopo la sconfitta dei biancocelesti contro il Fenerbahce la squadra di Maurizio Sarri è alla ricerca di “fosforo”

Mentre José Mourinho rimaneva sereno in panchina, su quella della Lazio Maurizio Sarri, dopo soli dieci minuti di gioco, era già in piedi, sudato, a dimostrazione della tensione e della difficoltà. Il Fenerbahçe si è mostrato subito pericoloso: Szymanski con il primo tiro al volo, Elmas che si è avvicinato ancora di più al palo, e un Provedel superlativo che ha deviato un “siluro”, confermando i suoi progressi e la sua reattività. Anche Muldur ha sfiorato il gol di testa nel finale del primo tempo.

Le gambe appaiono “imballate” e la Lazio gioca “sotto ritmo”, ma questo, come sottolinea Il Messaggero, non basta a spiegare il marcato scollamento tra i reparti e la fatica nell’impostazione dal basso. Con l’ingresso di Romagnoli nella ripresa, insieme a Marusic, Cataldi e Vecino (al posto di Provstgaard, Lazzari, Rovella e Dele-Bashiru), lo spartito è un po’ cambiato. Sarri ha cercato di dare più ordine e qualità alla squadra, sperando in un immediato cambio di passo. I biancocelesti hanno iniziato a girare meglio e a trovare persino qualche “imbucata” per Castellanos, ma poi è arrivato il clamoroso pasticcio di Guendouzi: En-Nesyri ha raccolto un suo retropassaggio errato e ha servito Kahveci, che ha anticipato Romagnoli e ha insaccato. Provedel è stato incolpevole ed è stato sostituito subito dopo da Mandas al 60′. Dopo circa un’ora di gioco, sono usciti anche Tavares, Gila, Guendouzi, Zaccagni, Taty (Castellanos) e Cancellieri, lasciando spazio a Pellegrini, Hysaj, Belahyane, Noslin, Dia e Pedro. Nessuno è riuscito a sfruttare al meglio la propria chance fino al triplice fischio. La Lazio ha mutato completamente volto, ma ha continuato a fare fatica in ogni passaggio e non ha mostrato “mezzo guizzo”. Con queste premesse, modificare il risultato è stato impossibile. L’appuntamento è per sabato contro il Galatasaray (ore 20) sull’altro lato del Bosforo, con la speranza di trovare “un po’ più di fosforo”.

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