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Lazio, Sarri cambia tutto: nuovo modulo e una scelta a sorpresa, i dettagli
Dopo il ko con il Como Maurizio Sarri pronto a stravolgere la Lazio, ecco come cambia lo scacchiere capitolino, i dettagli e di cosa si tratta
L’esordio stagionale in Serie A si è trasformato in un incubo per la Lazio, sconfitta per 2-0 dal neopromosso Como. La squadra di Maurizio Sarri non è mai riuscita a impensierire gli avversari, dimostrandosi lenta, prevedibile e priva di reattività. Il Como, fin dai primi minuti, ha preso in mano le redini del gioco con un’organizzazione e un dinamismo che hanno messo in seria difficoltà i biancocelesti.
Il 4-3-3 della Lazio è apparso rigido e incapace di contenere la fluidità e i continui scambi di posizione dei giocatori avversari. Il centrocampo, senza la giusta incisività, non ha fatto da filtro, lasciando gli attaccanti isolati e praticamente innocui per tutta la partita. Sotto pressione costante, anche la difesa ha mostrato evidenti lacune. Il Como ha sbloccato il risultato a inizio ripresa, al 47’, con il gol di Douvikas. Il raddoppio è arrivato poco dopo con una splendida punizione di Paz, che ha spento definitivamente le speranze della Lazio. L’unica timida reazione dei biancocelesti è stata un gol annullato a Castellanos, unico tiro in porta di una prestazione da dimenticare.
Questa sconfitta rappresenta un segnale d’allarme per la Lazio, che ha palesato limiti tattici e fisici preoccupanti. La mancanza di concentrazione e la scarsa reattività devono essere corrette in fretta. Sarri dovrà lavorare intensamente per ridare solidità e incisività a un gruppo che, al suo esordio, ha mostrato troppe criticità. Insomma, cambio di rotta immediato sarà necessario per non trovarsi a rincorrere le rivali fin dall’inizio.
Come spiega oggi Il Corriere dello Sport in edicola, di cui riproponiamo un breve passaggio: «Sono due i concetti chiave di Sarri. Il primo è legato alle valutazioni che farà. Il secondo riporta alla frase pronunciata in conferenza: «Vediamo prima la realtà di questa squadra e poi decidiamo come giocare». Il riferimento può essere tecnico, legato alla modalità di gioco, meno palleggio e più profondità? La Lazio ha creato pericoli solo nel secondo tempo, quando ha trovato un paio di verticalizzazioni. Il gol di Taty era arrivato su lancione di Gila, sorprendendo la difesa alta di Fabregas. La frase di Mau può anche intendere una riflessione sul modulo, ma non per il Verona, in caso dopo la sosta. A fine luglio aveva pensato al 4-3-1-2. Ma con questo assetto Zaccagni dovrebbe giocare trequartista, l’alternativa è Pedro a 38 anni. Isaksen, ancora fermo, non avrebbe posto. Nel finale di Como Mau ha impostato il 4-2-3-1, erano entrati Pedro e Dia. Lo spagnolo a destra, Dia dietro Taty, Zaccagni a sinistra».