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Lazio, Sarri rivede le gerarchie: ha comunicato questo alla squadra

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Lazio, Sarri rivede le gerarchie: ha comunicato questo alla squadra. Il tecnico biancoceleste non si affiderà a un undici tipo

“Giocheranno tutti, chi più chi meno”. Non era una frase di circostanza, ma il manifesto programmatico di Maurizio Sarri, un principio che il tecnico intende applicare con rigore nella stagione che sta per iniziare. In un’annata particolare, che vedrà la Lazio impegnata esclusivamente sul fronte nazionale tra campionato e Coppa Italia, la gestione del gruppo diventa un fattore cruciale per mantenere alta la concentrazione e la competitività interna. Per questo, Sarri ha messo in chiaro con la squadra che non esisteranno gerarchie fisse né posti garantiti: a scendere in campo sarà chi dimostrerà la forma migliore durante la settimana, con decisioni che verranno prese di partita in partita. Lo riporta il Corriere dello Sport.

Il precampionato è stato un vero e proprio laboratorio a cielo aperto, una dimostrazione pratica di questa filosofia. Il Comandante ha voluto testare ogni singolo elemento della rosa per comprenderne appieno il potenziale e le possibili alternative tattiche. Si è partiti dalla porta, con la staffetta costante tra Provedel e il giovane Mandas, per poi passare a una difesa dove tutti hanno avuto spazio, con l’esperimento di Marusic adattato a centrale per sopperire alle assenze di Gigot e Patric.

Anche a centrocampo le opportunità non sono mancate per nessuno, nemmeno per un giocatore come Basic che sembrava ai margini del progetto tecnico. La vera incognita, tuttavia, sarà in cabina di regia, dove il ballottaggio tra l’esperienza di Cataldi e il dinamismo di Rovella si preannuncia serrato e imprevedibile, con i due che partono quasi alla pari nelle preferenze del tecnico. In attacco, l’assenza forzata di Isaksen ha permesso a Cancellieri di mettersi in luce sulla fascia destra, mentre al centro la coppia Castellanos-Dia è stata alternata sistematicamente. Persino Noslin, dato a lungo in partenza, è stato rilanciato e valutato con attenzione.

Per l’esordio in Serie A contro il Como, Sarri si affiderà probabilmente alla “vecchia guardia”, ai titolari più collaudati. Ma sarà solo un punto di partenza: da quel momento in poi, la parola passerà unicamente al campo, l’unico giudice che decreterà chi merita davvero di indossare la maglia da titolare.

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