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Lazio Roma, Anna Falchi: «Derby che arriva troppo presto, adoro il Sarrismo»

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Lazio Roma, Anna Falchi: «Derby che arriva troppo presto, adoro il Sarrismo» Le parole della celebre tifosa

Intervistata dal Corriere dello Sport, la celebre tifosa della Lazio, Anna Falchi, ha parlato delle sue emozioni pre derby:

DERBY-«È troppo presto, i tempi non sono maturi per il derby. Arriviamo un po’ provati, ma vale per tutte le squadre. Non c’è il tempo nemmeno di riprendersi da una gara che devono già scendere in campo per iniziarne un’altra. Faccio fatica io a riprendermi, immagino i giocatori. Sono sinceramente un po’ preoccupata per questo match»

SCARAMANZIA- «Mi vesto sempre uguale, ho la mia scarpetta portafortuna e me ne sto sola soletta in tribuna. Sono solitamente molto nervosa, lo ammetto. Non mangio e mi sale un’ansia incredibile. Ma voglio andare allo stadio a vedermela. C’è gente che addirittura non va per la tensione, ma io preferisco essere lì. A volte si gioisce, a volte si soffre. Noi però siamo abituati a soffrire»

LAZIO SCUDETTO- «Sono diventata laziale nel 1996 e pochissimi anni dopo mi sono ritrovata a vincere lo scudetto. La società e il presidente dell’epoca Sergio Cragnotti mi chiesero di condurre insieme a Montesano la serata della vittoria. Quel giorno divenni ufficialmente la madrina della Lazio e fu particolarmente emozionante. Ancora oggi mi ritrovo a essere il volto del club biancoceleste e fa immensamente piacere. Ma tutto è nato da quella società dell’epoca che ci ha fanto vincere lo scudetto. Ricordo Cragnotti che è stato un grande presidente. Ma al tempo stesso sono una grandissima sostenitrice di Lotito, che rilevò una Lazio sull’orlo del fallimento e si è battuto per mantenere il nome della prima squadra della Capitale. Non come altri che sono ripartiti da zero»

«La cosa più strana era avere come camerino gli spogliatoi dei giocatori. Non ero mai passata per quei corridoi, era come rompere una liturgia, entrare in un museo invalicabile. E poi l’improvvisazione che fa parte di me. Sono una di pancia, così ho deciso di togliermi la camicia e indossare la maglia di Mancini, che quell’anno chiudeva con l’attività agonistica. È una divisa che è rimasta nella storia e la conservo gelosamente»

QUALI GIOCATORI PORTERSTI NELLA LAZIO ATTUALE? «Ce ne sarebbero tanti, molti hanno fatto la storia non solo della Lazio, ma anche della Nazionale. Oggi come oggi, però, visto l’affetto e la mancanza che abbiamo tutti di questa figura, sicuramente dico Sinisa Mihajlovic. Un grande giocatore prima, un grande allenatore poi. Ma soprattutto un grande uomo»

GIOCATORI ATTUALI – «Quello che mi ha dato più emozione quest’anno è stato Ivan Provedel. Con l’Atletico Madrid era la prima volta che andavo allo stadio a vedere una partita di Champions, e il suo gol è stato in assoluto la cosa che mi ha emozionata ed esaltata di più. Una rete che rimarrà nella sua storia personale e che resterà nella mente di tutti noi»

SARRI – «Sono una sarriana convinta e adoro il sarrismo, lui lo sa. Con lui giochiamo tanto e bene, manteniamo sempre il possesso del pallone e questo stile è molto bello da vedere»

MOURINHO- «Non amo molto il suo gioco, preferisco Sarri come allenatore. Però, insomma, qualcosa ne sa, è un uomo di grande esperienza. E poi la Roma ha ottimi giocatori, su tutti Dybala

PRONOSTICO- «Il pronostico ovviamente lo lasciamo stare… Per l’uomo derby dipende sempre dalla squadra che verrà mandata in campo. Non so se ci sarà Immobile, ma conto molto sui veterani. I nuovi arrivati hanno meno esperienza nel derby. Nel dubbio, dico Luis Alberto»

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