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Lazio, Di Canio non ci sta: «Guendouzi? Poteva risparmiarsi quel gesto. Per me è un leader dissonante»

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Lazio, Di Canio parla chiaro: «Guendouzi? Poteva risparmiarsi quel gesto. Per me è un leader dissonante». Le sue dichiarazioni

La Lazio ha vissuto una domenica da dimenticare, segnata da una sconfitta pesante, diversi infortuni e due espulsioni che rischiano di pesare anche nelle prossime gare. Dopo il cartellino rosso rimediato da Yanis Belahyane, giovane centrocampista francese classe 2005, è arrivata l’espulsione di Mattéo Guendouzi, mediano francese ex Arsenal e Marsiglia, considerato uno dei leader tecnici e caratteriali della squadra.

L’episodio che ha coinvolto Guendouzi, avvenuto dopo il triplice fischio, ha suscitato dure reazioni. Ai microfoni di Sky Sport, l’ex capitano biancoceleste Paolo Di Canio, oggi opinionista televisivo, non ha usato mezzi termini:

PAROLE – «Poteva risparmiarsi quel gesto. Lui è riconosciuto come un leader da compagni e tifosi laziali, ma per me è un leader dissonante. L’anno scorso faceva errori gravi e aveva pure il coraggio di prendersela con gli altri. Sarri? La Lazio ha preso un allenatore che in questi momenti, quando le cose non vanno, istintivamente rischia di fare danni, anche nella comunicazione. Dopo il derby ha detto che spera che i giocatori sentano il dolore, lui parla in modo molto spartano, ma Maurizio non è il tipo di allenatore che in questo momento ha la capacità di dialogare e arrivare a un compromesso con i giocatori.

Storicamente è uno molto integralista, a me come tecnico piace ma non è quello che serve ora. Ma adesso la Lazio  è messa male anche come ambiente. Quello che è successo quest’estate (il blocco del mercato, ndr) è molto grave, non solo perché i tifosi laziali non possono sognare, ma anche per il calcio italiano. A gennaio cosa vuoi riparare? Cosa vuoi prendere? Che ti danno a gennaio?».

Con il campionato che entra nella fase decisiva, la Lazio dovrà trovare rapidamente una risposta sul campo per invertire la rotta e ritrovare fiducia, evitando che le tensioni interne compromettano gli obiettivi stagionali.

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