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Lazio, bilancio in rosso e doppio piano di Lotito: tra rilancio tecnico e sostenibilità finanziaria

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Lazio, bilancio in rosso e doppio piano di Lotito: tra rilancio tecnico e sostenibilità finanziaria. Tutti gli aggiornamenti

Il bilancio della Lazio al 30 giugno 2025 segna un campanello d’allarme: sesto passivo negli ultimi sette anni, con una perdita di 17,1 milioni di euro, patrimonio netto negativo per 16,83 milioni e un indebitamento finanziario che tocca quota 66,3 milioni. Numeri pesanti che costringono il presidente Claudio Lotito a varare un doppio piano: da un lato il risanamento economico-finanziario, dall’altro il rilancio tecnico della squadra.

Il piano tecnico: rinforzi e giovani talenti

Sul fronte sportivo, Lotito intende intervenire già a gennaio per colmare le lacune del mercato estivo. L’obiettivo è duplice: fornire rinforzi immediati a Maurizio Sarri, allenatore biancoceleste noto per il suo calcio offensivo e organizzato, e inserire giovani di prospettiva che possano diventare patrimonio della società, generando plusvalenze future. Tra le priorità: una mezzala sinistra (se non due centrocampisti, vista l’emergenza), un’ala destra in caso di partenza di Matteo Cancellieri (attaccante classe 2002) e un vice per Ivan Provedel, portiere titolare, qualora il giovane estremo difensore Christos Mandas venisse ceduto.

Il piano economico: equilibrio e vincoli Covisoc

Dal punto di vista finanziario, Lotito lavora per superare il vincolo del saldo zero che limita le operazioni di gennaio: un acquisto per ogni cessione. L’unico indice da rispettare resta quello spese/ricavi fissato all’80%. Le mancate uscite estive hanno complicato il quadro, ma qualche margine rimane. Le cessioni di Tchaouna (attaccante francese) e Nicolò Casale (difensore centrale) hanno portato circa 7 milioni, più 2,5 milioni di risparmio sugli ingaggi. A queste risorse si punta ad aggiungere nuove entrate da sponsor o crediti riscossi. Ogni operazione, però, dovrà passare al vaglio della Covisoc, ancora attiva in attesa della nuova Commissione governativa di controllo.

Scenari e prospettive future

Entro il 30 settembre la Covisoc certificherà i conti, ma il verdetto sul mercato (semiaperto o aperto) arriverà solo a novembre. Nel frattempo, Lotito, il direttore sportivo Angelo Fabiani e Sarri valutano diverse mosse: cessioni di profili come Mandas, Samuel Gigot (difensore francese) e Cancellieri, oppure acquisti in prestito con diritto o obbligo di riscatto, formula già utilizzata con Provstgaard e Belahyane.

Guardando oltre, dal settembre 2026 il tetto costi/ricavi scenderà al 70%. Un aiuto arriverà dalle numerose scadenze contrattuali tra il 2026 e il 2027: ben 17 giocatori in uscita, tra cui Pedro (attaccante spagnolo), Matías Vecino (centrocampista uruguaiano), Adam Marusic (terzino montenegrino) e Elseid Hysaj (difensore albanese), con un risparmio stimato di circa 20 milioni.

La Lazio si trova dunque davanti a una sfida cruciale: risanare i conti senza rinunciare all’ambizione sportiva.

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