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Lazio-Fiorentina, norme Var e filmati inchiodano Massa e Fabbri: errori clamorosi o malafede? – VIDEO

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VIDEO / Massa e Fabbri negano la vittoria alla Lazio con decisioni sbagliate: ecco le regole e i filmati che sottolineano gli errori colossali

Per la seconda volta nel giro di una settimana la Lazio si trova a dover pagare con punti in classifica decisioni arbitrali discutibili. Sabato scorso “l’assassino” dei biancocelesti fu Rocchi (convinto ad assegnare il rigore alla Roma sul contatto Bastos-Kolarov, indeciso sul vistoso tocco di braccio di Manalos in area), questa volta invece il ruolo lo ha assunto Massa. Il fischietto ligure dà inizio alla “tragedia” nel primo tempo, non ravvisando l’irregolarità di Veretout ai danni di Parolo (netta spinta al momento del tiro), completa l’opera nei pressi del novantesimo fischiando la massima punizione in favore della Fiorentina (presunto gioco pericoloso di Caicedo su Pezzella). Ecco i due episodi recriminati:

LAZIO-FIORENTINA, EPISODI DA MOVIOLA

LAZIO-FIORENTINA, EPISODI DA MOVIOLA

NORME VAR E ‘STRANE’ COINCIDENZE – L’intervento di Caicedo era o no da rigore? Secondo qualcuno il fallo è netto, non sono però dello stesso avviso il ds Tare (ecco cosa è successo al triplice fischio) e i calciatori laziali (i messaggi pubblicati sui social). Insomma, non si può parlare di “chiara irregolarità”. E proprio su questo aspetto si esprime la Regola 1 del “Protocollo di utilizzo della Var Technology“: «La Var è usata soltanto quando un chiaro errore è stato commesso dall’arbitro centrale». Neanche rivedendo diverse volte le immagini è facile stabilire se il contatto fra i calciatori ci sia stato (non si può parlare di gioco pericoloso perchè la sfera non è in possesso di Pezzella), ciò significa che Fabbri non era nel diritto di poter richiaramare l’attenzione di Massa. Un doppio errore che compromette il risultato e penalizza nuovamente la Lazio. Il fischietto ligure, per strana coincidenza, è ancora l’ostacolo biancoceleste verso la Champions League: ai tifosi capitolini vengono ancora gli incubi al solo ricordo di quel Lazio-Inter del maggio 2015, quando ben quattro decisioni (sbagliate, e tutte a sfavore della Lazio) dell’arbitro Massa negarono agli uomini di Pioli l’accesso diretto alla massima competizione europea. L’aspetto comunque che colpisce maggiormente non è l’errore da parte degli assistenti di gara (ci può stare all’interno di una valutazione, in fondo siamo tutti uomini fatti di pelle e ossa), ma l’assenza di timore nel poter sbagliare contro la Lazio, quando (al contrario) invece ci si fa mille problemi per decidere a suo favore. Ragionamenti che fanno riflettere e continuano a ripetersi a regolare distanza di tempo.

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