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Lazio, Castellanos o Dia? Il preferito di Sarri non sarà titolare con il Como
Lazio, Castellanos o Dia? Il preferito di Sarri non sarà titolare con il Como. Ecco quale dovrebbe essere la scelta del tecnico per il debutto
Mentre la fase difensiva, sotto la guida meticolosa di Maurizio Sarri, ha mostrato segnali di un consolidamento e di una solidità rinnovata, il vero cantiere aperto in casa Lazio rimane il reparto offensivo. Se la retroguardia dà finalmente le garanzie richieste dal tecnico, l’attacco appare come un meccanismo ancora da oliare, un’orchestra in cerca della sua armonia definitiva e, soprattutto, del suo solista principale.
Una delle chiavi per sbloccare il potenziale offensivo potrebbe essere Gustav Isaksen, ma solo nella sua versione migliore. Il ricordo della sua prestazione a San Siro contro il Milan è l’emblema di ciò che può offrire: un giocatore capace di spaccare le difese, creare superiorità numerica e determinare gli episodi cruciali, come dimostrato dal cartellino rosso provocato e dal rigore conquistato in quella memorabile serata. Per organizzare un attacco efficace, serve proprio quel tipo di imprevedibilità e coraggio nell’uno contro uno.
Tuttavia, il nodo più intricato da sciogliere per “Mau” Sarri riguarda la scelta del centravanti titolare, un ballottaggio che vede contrapposti Valentín “Taty” Castellanos e Boulaye Dia. La situazione è complessa e ricca di sfumature. Da un lato, Castellanos si presenta al debutto stagionale contro il Como con i favori del pronostico. La sua candidatura è rafforzata da una preparazione estiva svolta senza intoppi, in cui è stato costantemente impiegato come titolare nelle amichevoli di prestigio, fino a quella con il Burnley. Questo gli conferisce un vantaggio in termini di condizione fisica e di intesa con i compagni. Lo riporta Il Messaggero.
Dall’altro lato c’è Boulaye Dia, per il quale Sarri nutre una palese predilezione tecnica. Il tecnico riconosce nell’attaccante senegalese, ex Salernitana, una qualità superiore e, soprattutto, una capacità quasi istintiva di interpretare le complesse geometrie del suo calcio. Dia è il tipo di attaccante che “sente” le linee di passaggio e si muove negli spazi giusti, un profilo ideale per il “Sarrismo”. Il suo tallone d’Achille, però, è la fragilità fisica. Ancora una volta, ha dovuto interrompere la preparazione a causa di un risentimento a quella stessa caviglia che lo aveva tormentato per larga parte della stagione scorsa.
E così, Sarri si trova a un bivio: affidarsi alla solidità e alla continuità di Castellanos o scommettere sul talento puro ma incostante di Dia? La squadra cerca disperatamente i gol del suo numero nove, una figura che, come sottolinea l’articolo, sia per il “Taty” che per l’ex Salernitana non ha prodotto numeri travolgenti in campionato in passato. La speranza è che uno dei due possa finalmente esplodere e garantire quella prolificità che serve per raggiungere traguardi importanti.