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Lazio, senza Guendouzi la squadra perde equilibrio: i numeri non mentono!
Guendouzi paga due giornate di squalifica e i biancocelesti concedono troppe occasioni: Sarri cerca soluzioni per ritrovare compattezza
Sei gol realizzati, tre subiti e ben tredici occasioni concesse agli avversari nelle ultime due partite. È in questo dato che Maurizio Sarri individua il vero problema della sua Lazio: non tanto la mancanza di goleade, quanto gli scompensi che alla lunga rischiano di pesare. Per questo il tecnico non vuole una squadra votata soltanto all’attacco, ma ordinata e aggressiva, capace di pressare alto, recuperare rapidamente il pallone e mantenere linee di passaggio pulite.
Il rientro di Guendouzi, dopo due giornate di squalifica, potrebbe riportare in campo il 4-3-3 già nella trasferta di Bergamo contro l’Atalanta. Una scelta che risponde alla ricerca di equilibrio, soprattutto in assenza di Zaccagni. A destra Cancellieri sta vivendo un momento di crescita e Sarri non intende toccarlo, mentre a sinistra le soluzioni restano limitate: Pedro non ha più i novanta minuti nelle gambe, Isaksen non convince ancora del tutto e, come riportato dal Messaggero, il ds Fabiani spinge per dare fiducia a Noslin, galvanizzato dal rigore conquistato nel finale contro il Torino.
C’è poi l’ipotesi più coraggiosa: avanzare Nuno Tavares in posizione offensiva, arretrando Pellegrini sulla fascia. Una mossa che sfrutterebbe la naturale propensione offensiva del portoghese, liberandolo da compiti difensivi. Intanto Insigne resta un’idea per novembre, mentre Sarri continua a chiedere rinforzi in vista del mercato di gennaio. La sua pazienza, però, è ormai legata alle promesse di Lotito e a un obiettivo chiaro e inderogabile: ritrovare equilibrio, a qualsiasi costo.