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Lazio, Amarildo: «Far parte della società è stata la mia più grande gioia»

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Sul suo profilo Facebook, l’ex Amarildo ripercorre le tappe del suo anno alla Lazio e spiega come questi colori gli siano rimasti dentro

Quando il bianco ed il celeste ti entrano nelle vene, difficilmente te ne liberi. Puoi aver passato a roma pochi mesi o tanti anni, ma se ti innamori di questi colori rimarranno con te per sempre. Lo sa bene Amarildo, uno dei tre moschettieri insieme a Ruben Sosa e Pedro Troglio, che nel ’90 fece innamorare i tifosi della Lazio.

Recentemente, l’ex attaccante, sul suo profilo Facebook ha scritto un post nostalgico sul suo anno passato a Roma. Così si è espresso il brasiliano: «Sono passati 30 anni da quando sono arrivato nella Capitale per indossare la maglia biancoceleste. Giocare in quel momento in Italia era molto difficile, in tutte le squadre c’erano grandi giocatori: stranieri come Maradona, Gullit, Van Basten, Rijkaard, Careca, Klinsmann, Lotar Matthaus, Voller, Cerezo, Ruben Sosa… Gli italiani come Baresi, Schillaci, Donadoni, Baggio, Mancini, Pin… Un campionato di grandi star in cui mi sono divertito a giocare e che ha reso felice ogni tifoso. A quel tempo il denaro era importante ma in secondo piano, perché la gioia di giocare e difendere i colori del club in cui giocavamo era eccitante. C’era grande rispetto e grande motivazione. Far parte della Lazio per me è stata la più grande gioia che abbia mai avuto: ho giocato solo una stagione e segnato gol importanti, dato che i due gol al Napoli hanno battuto un record che andava avanti da oltre 20 partite. Ho stretto delle amicizie che coltivo ancora e giocato gare eccellenti. Sono stato in grado di lasciare un’eredità per il popolo italiano e il tifoso bianco azzurro. Vorrei ringraziare tutti i miei amici in Italia, in particolare il tifoso laziale, che in questi trent’anni non ha mai dimenticato il passato, portando in memoria in ogni partita i miei obiettivi del passato, cantando il mio nome allo stadio! Porterò per sempre nel mio cuore l’amicizia e l’affetto. Auguro a tutti un 2020 pieno di gioia, tanta salute, molta fiducia… sperando di celebrare insieme le grandi vittorie della nostra Lazio e – perché no – dello Scudetto».

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