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Isaksen nel mirino del giornalista: «Non mi esalta, è testardo. Non credo che il suo posto sia saldo»

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Isaksen nel mirino del giornalista: «Non mi esalta, è testardo. Non credo che il suo posto sia saldo». Le parole di Riccardo Mancini

Il telecronista di DAZN, Riccardo Mancini, ha offerto la sua lucida analisi sul precampionato della Lazio ai microfoni di Radio Laziale, soffermandosi in particolare sul duello a distanza tra gli esterni offensivi a disposizione di Maurizio Sarri. L’analisi di Mancini si è concentrata sulla necessità per i giocatori di talento come Isaksen e Cancellieri di evolvere da solisti a uomini squadra.

L’analisi del telecronista di Dazn

Secondo Mancini, la sfida principale per i due esterni è mentale e tattica. Il telecronista ha evidenziato come entrambi debbano superare una certa tendenza all’individualismo per mettersi al servizio del collettivo, affidandosi completamente alle direttive del tecnico. Una maturazione che, se completata, potrebbe far fare a entrambi un decisivo salto di qualità.

Le parole di Riccardo Mancini

Ecco il suo intervento completo, nel quale ha esaminato la situazione dei due giocatori, sottolineando pregi, difetti e potenzialità di crescita:

«Isaksen non mi ha mai esaltato. Lui e Cancellieri devono essere meno testardi e affidarsi più alla squadra e all’allenatore. Può crescere tecnicamente, penso Sarri possa lavorarci ancora. Cancellieri deve togliersi di dosso nella pesantezza che si è accumulato. Nella prima esperienza alla Lazio sembrava voler impressionare, mi sembrava molto legato al calco giovanile. A Parma mi sembra abbia capito questa cosa. Non credo che il posto di Isaksen sia così saldo. Sarri mi sembra aperto a situazioni differenti».

Il duello a destra: Isaksen non è saldo, Cancellieri in rimonta

Le parole di Mancini confermano le sensazioni emerse dal ritiro: il posto da titolare di Gustav Isaksen non è affatto garantito (“non è così saldo”). Il telecronista vede ancora margini di crescita tecnica per il danese, ma sottolinea come spetti a Sarri lavorarci. Su Matteo Cancellieri, invece, l’analisi è incoraggiante: l’esperienza in prestito a Parma sembra averlo maturato, liberandolo dalla “pesantezza” e dalla frenesia di dover impressionare a tutti i costi. Con Sarri “aperto a situazioni differenti”, la rimonta di Cancellieri per una maglia da titolare è ormai una realtà concreta.

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