Campionato

Inzaghi: «Salisburgo macchia profonda, ma non cancella 7 mesi di soddisfazioni. Adesso si azzera tutto…»

Pubblicato

su

Alla vigilia del derby della Capitale, mister Simone Inzaghi ha presentato il match nel corso della consueta conferenza stampa

Tutto pronto per il derby della Capitale. Domani sera Roma e Lazio si affronteranno in uno dei match più importanti della Serie A. I giallorossi – sull’onda dell’entusiasmo dopo la vittoria di Barcellona – troveranno gli aquilotti ‘feriti’ dopo la delusione provocata dalla sconfitta di Salisburgo. Simone Inzaghi ha, come di consueto, risposto alle domande di giornalisti presenti nella sala stampa di Formello nel corso della conferenza:

State soltanto guardando avanti?

«E’ normale. Domani abbiamo una partita importantissima, che arriva a due giorni da Salisburgo, da una profonda delusione, da una qualificazione che era lì a portata di mano ma che poi non è avvenuta».

Come sta la squadra mentalmente?

«La delusione di giovedì è grandissima. Avevamo la partita in mano, non avevamo rischiato nulla. Il gol di Immobile ci ha fatto perdere un po’ di lucidità, in quel momento abbiamo preso l’1-1 e poi due autoreti. La cosa che mi è dispiaciuta di più è che la squadra ha dimostrato in questi due anni di rimanere sempre lucida. Alla seconda autorete, invece, abbiamo iniziato ad avere paura, abbiamo perso un po’ di lucidità. Le delusioni aiutano a crescere. Sono contento che domani ci sia subito una grande partita, la squadra farà una prestazione d’alto livello».

E’ arrivato di mettere il cuore oltre l’ostacolo?

«Il cuore i miei ragazzi l’hanno sempre messo. Li ho ringraziati per la stupenda cavalcata che abbiamo fatto in Europa. Siamo appaiati all’Inter e alla Roma, siamo l’unica squadra ad aver alzato un trofeo. Gli ho detto di non dimenticare le grandi cose che abbiamo fatto. E’ normale ci sia una macchia profonda, ma una macchia non può cancellare otto mesi di soddisfazioni».

Formazione?

«Con la coppa il giovedì, pensare alla formazione adesso sarebbe sbagliato. Un’idea ce l’ho, ma bisognerà valutare. Aldilà della formazione, mi interessa lo spirito, dovrà essere vincente. Abbiamo più di ventiquattro ore, un altro allenameno oggi e una sgambata domani».

Che Roma ti aspetti?

«Non so quello che può fare Di Francesco. Saremo pronti sia che giochi col 4-3-3 sia col 4-3-1-2 come a Barcellona. I miei ragazzi hanno dimostrato di potersela giocare con chiunque».

Ti preoccupa il fatto che la Roma abbia avuto più tempo per prepararsi?

«Anche loro hanno giocato martedì, noi due giorni dopo. Loro in casa, noi fuori. Tuttavia, giocare un derby è la cosa più bella che può capitare ad un giocatore. Non saremo soli, avremo i nostri fantastici tifosi. Se ci mancherà un po’ d’energia, ce la daranno loro…».

Come stanno gli esterni?

«Marusic sta bene. Lulic, Lukaku, Patric e lo stesso Basta saranno da valutare. Spero di recuperarli tutti così avrò l’opportuntà di scegliere. Adesso si azzera tutto, mancano le ultime sette partite che sono le più importanti».

Quali sono le contromisure della Lazio contro la Roma?

«All’andata perdemmo 2-1 su un rigore e su un gol che regalammo noi. Fu una partita giocata alla pari che alla fine perdemmo. Dovremo cercare di non commettere errori. Sarà un match fondamentale per il nostro cammino in classifica. Siamo concentrati. Nessuno avrebbe detto che saremmo arrivati alla 31esiam giornata a pari punti con la Roma. Avremmo meritato qualche punto in più, non abbiamo rubato nulla».

Ti preoccupano tutti questi gol subiti?

«Bisogna cercare di lavorare, eliminare errori. Domani cercheremo di difenderci nel modo migliore ed attaccare la Roma come sappiamo».

Come sta Milinkovic?

«Milinkovic giovedì stava facendo una grande partita con i propri compagni. Quando ho deciso di inserire Anderson, ho preferito tenere in campo Luis Alberto: Sergej veniva da due partite consecutive, volevo un po’ più di palleggio. La squadra in 57′ non aveva subito un tiro in porta, abbiamo fatto un gol ed il pareggio ci ha tolto sicurezza. Abbiamo avuto paura, e la poca lucidità ci ha fatto perdere la possibilità di poter ribaltare il risultato».

Favorita?

«Nel derby non ci sono favoriti. Loro c’arrivano con un passaggio del turno, noi con un’uscita. Gli stimoli saranno altissimi. Sono sicuro che la mia squadra farà la partita».

Qual è in prospettiva la lezione che portate a casa da Salisburgo? Domani potresti cambiare modulo e passare alla difesa a 4?

«Per il modulo penso che la squadra sappia che si può cambiare. A volte ho cambiato a gara in corso oppure dall’inizio. Per domani valuteremo nelle ultime due sedute che mancano. Dalle grandi sconfitte arrivano buone cose. Non sempre è così però: il nostro ciclo vincente è iniziato con la vittoria della Supercoppa. Le grandi delusioni aiutano a crescere, ma anche le grandi vittorie. La Lazio ha scritto il suo nome sull’albo, e rimarrà scritto per sempre».

La critica che ti ha fatto più male? Sacchi ha detto che Di Francesco è più ‘europeista’, Inzaghi ‘italialista’. Ti ritrovi in queste dichiarazioni?

«Sarebbe stato diverso se giovedì non fossimo usciti. Siamo arrivati ai quarti, meritando. Critiche? Ci sono abituato. Dopo il cambio di Milinkovic e l’entrata di Anderson, se avessimo segnato il 2-1 sarei stato bravissimo. Sono cose del calcio. Il saluto dei nostri tifosi, che hanno apprezzato il cammino di questi ragazzi, è la cosa più importante. Adesso si azzera tutto, mancano 7 partite, si inizia un mini-torneo e la più importante è quella di domani».

Che ruolo immagini per Anderson?

«Felipe sarà della partita, vedremo se comincerà o entrerà dopo. Sono contento di quello che sta facendo. E’ rientrato dall’infortunio. Inizialmente non riusciva a capire il suo ruolo nella squadra, ha capito di avere un ruolo importante. Ha un atteggiamento propositio sia con i compagni che con lo staff».

 

 

 

 

Exit mobile version