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Cassano su Sarri: «Minestra riscaldata non più adatta alla Lazio. Ecco perché»
Cassano critico su Sarri: “Alla Lazio è tornato, ma non è più lo stesso”. La situazione
Durante l’ultima puntata di Viva el Futbol, trasmissione sportiva condotta su YouTube insieme a Lele Adani e Nicola Ventola, Antonio Cassano ha parlato apertamente del momento attuale della Lazio e del ritorno di Maurizio Sarri sulla panchina biancoceleste. Le sue dichiarazioni non sono passate inosservate e hanno acceso il dibattito tra i tifosi della squadra capitolina.
Secondo l’ex fantasista, il ritorno di Sarri alla Lazio non ha avuto finora gli effetti sperati. Cassano, da sempre molto diretto nei suoi commenti, ha spiegato: «Le minestre riscaldate non mi piacciono e non mi sono mai piaciute. Sarri ha fatto molto bene alla Lazio nella sua prima esperienza, ma quando torni in un posto dove sei già stato, difficilmente riesci a replicare ciò che hai fatto».
Un paragone personale rende ancora più chiaro il pensiero di Cassano: «Anche io, quando sono tornato alla Sampdoria, pensavo di poter ripetere certe cose. Ma non è andata così. Alla fine, ogni ritorno è diverso, e spesso si carica di aspettative che non corrispondono alla realtà».
Cassano ha poi aggiunto alcune osservazioni sullo stato d’animo e sull’atteggiamento attuale di Sarri: «Lo vedo apatico, spento, poco energico. Non so come dire… sembra non avere più la stessa carica. Quella grinta che aveva un tempo oggi non la vedo più, e questo inevitabilmente si riflette anche sulla squadra».
La Lazio, che negli ultimi anni aveva ritrovato solidità proprio con Sarri in panchina, attraversa ora un periodo di incertezza. Le parole di Cassano accendono ulteriormente l’attenzione sul tecnico toscano, chiamato a dare nuove risposte sul campo.
Il dibattito su Sarri e sulla Lazio non riguarda solo i risultati, ma anche l’identità della squadra. I tifosi biancocelesti si interrogano se il secondo capitolo tra l’allenatore e il club possa davvero portare a qualcosa di concreto o se, come suggerisce Cassano, si tratti solo di un tentativo nostalgico che rischia di non funzionare.
In ogni caso, il futuro della Lazio resta legato alle scelte della società e alla capacità di Sarri di ritrovare quella scintilla che lo aveva reso protagonista nella sua prima avventura nella capitale.