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Calciomercato Lazio, perché è bloccato? Spiegazione e strategia
Calciomercato Lazio, perché è bloccato? Spiegazione e strategia per cercare di tornare a operare nella sessione di gennaio
Un mercato a senso unico, focalizzato esclusivamente sulle uscite. È questa la realtà della Lazio in questa sessione estiva, una situazione che sta condizionando le strategie del club e le scelte di Maurizio Sarri. Nonostante i numerosi accostamenti e le suggestioni, la dirigenza biancoceleste non può operare in entrata a causa di un blocco che durerà almeno fino alla finestra di gennaio, costringendo il tecnico a lavorare con la rosa attuale e a fare di necessità virtù.
Il nodo dell’indice di liquidità e la scadenza del 30 settembre
Il motivo principale di questo stallo non è una sanzione, ma un rigido paletto finanziario imposto dalle normative federali. La Lazio, come altri club, deve riequilibrare il rapporto tra il “costo del lavoro allargato” (stipendi e ammortamenti) e i ricavi, per rientrare nei parametri dell’indice di liquidità. La scadenza per mettersi in regola è fissata per il 30 settembre. Per raggiungere questo obiettivo, la via più semplice sarebbe la cessione di un big, ma la società ha promesso a Sarri di non smantellare la squadra, mantenendo intatta l’ossatura principale.
La strategia obbligata: sfoltire la rosa per sbloccare il futuro
Senza la possibilità di un sacrificio eccellente, l’unica strada percorribile per la Lazio è quella di sfoltire la rosa, cedendo tutti quei giocatori che non rientrano nel progetto tecnico di Sarri. La lista è nota e il lavoro del ds Fabiani è complesso: bisogna trovare una sistemazione a esuberi come Basic, Fares e Kamenovic, e risolvere i casi spinosi di Gigot e di uno tra Cancellieri e Noslin. Il problema è che molti di questi giocatori hanno ingaggi elevati che complicano le trattative. Il futuro del mercato della Lazio, a partire dalla possibilità di operare a gennaio, dipende interamente dalla riuscita di queste difficili operazioni in uscita.