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Vialli, la spiegazione del chirurgo: «Fatti passi avanti ma solo il 10% dei malati vive più di 5 anni»

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Alessandro Zerbi, chirurgo che operò Gianluca Vialli nel 2017, ha parlato della malattia e dei progressi della medicina in tal senso

Alessandro Zerbi, responsabile della Chirurgia Pancreatica all’Istituto Clinico Humanitas IRCCS di Milano e artefice dell’operazione a cui si sottopose Gianluca Vialli nel 2017, ha dichiarato al Corriere della Sera:

«Nel caso di Gianluca la comparsa di ittero era stato il campanello d’allarme che aveva poi dato il via agli esami di approfondimento necessari. Proprio perché questo tumore è insidioso e aggressivo, i segnali evidenti compaiono quando ha ormai iniziato a diffondersi e la chirurgia è applicabile solo nel 20-30% dei pazienti. Ma l’intervento dev’essere comunque integrato dalla chemioterapia (che può essere fatta prima o dopo l’intervento) per l’elevato rischio che, fin dall’inizio, siano già presenti micro-metastasi. Proprio sul fronte della chemioterapia, negli ultimi 20 anni abbiamo fatto progressi importanti, che ci hanno permesso di allungare l’aspettativa di vita dei malati, portandola da pochi mesi a diversi anni. Certo resta ancora tanta strada da fare, solo il 10% dei malati vive più di 5 anni».

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