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Udinese, Marcon racconta Provedel: «Non molla mai, ha tecnica e soprattutto carattere»

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Sergio Marcon è il preparatore dei portieri dell’Udinese e, sotto la sua guida, ha visto crescere anche Ivan Provedel. Le sue parole

Sono tanti i portieri cresciuti in Friuli e poi affermatisi in giro per l’Italia: da Meret a Vicario, passando per Silvestri e finendo, inevitabilmente, con Provedel. Alla vigilia di Lazio Udinese, è proprio Sergio Marcon – preparatore dei bianconeri – a spiegarne il motivo. Ecco le sue parole per La Gazzetta dello Sport:

UDINESE CANTERA DI PORTIERI – «C’è un pensiero comune che si porta avanti fin dalle giovanili, lavorando sempre con allenatori che la pensano allo stesso modo. I punti fondamentali sono attacco della palla, uscite e parate a contrasto. Il lavoro sulle uscite basse è importante come quello sulle parate a contrasto ossia quelle in cui il portiere ha sempre le mani sulla palla quando l’avversario calcia».

PROVEDEL – «L’ho allenato al primo anno negli Allievi e lo ha seguito anche Alex Brunner. È arrivato tardi in porta, prima faceva l’attaccante. Ha buona tecnica nei piedi e, soprattutto, non molla mai. Mette in mostra voglia di sacrificarsi e arrivare, ha tenuto duro e questo carattere alla fine lo ha aiutato a ottenere quello che voleva».

VICARIO E GLI ALTRI – «Sicuramente il portiere che mi ha sorpreso di più è stato Vicario. Meret si vedeva fin da piccolo che sarebbe arrivato, era un predestinato, ma Vicario ha fatto la gavetta vera partendo dalla Serie D e poi tanta B. Insomma quello che ha se lo è proprio meritato. Gasparini, classe 2002 ora al Potenza, ha una maturazione più lunga e ha bisogno di giocare per trovare il suo equilibrio. Ma sicuramente ha la possibilità di ambire a palcoscenici più alti».

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