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Signori: «Mi rivedo in Immobile in alcuni suoi gol»

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L’ex attaccante biancoceleste Signori è intervenuto ai microfoni di Radiosei e ha parlato del suo passato

«Zeman mi ha visto in un’amichevole, feci due gol è lì che si è innamorato e mi volle a Foggia con lui, poi arrivai alla Lazio». Poi ha proseguito dicendo: «Cosa fosse Roma l’ho capito al primo derby, quella era la partita più importante, in tutti quelli giocati ne ho perso solo uno 3-0. Solo chi lo gioca può capire da quello che succede nelle due settimane, quella precedente e quella successiva. È una partita speciale, il primo derby ero talmente teso che penso sia stata la peggior partita in serie A, avrò toccato al massimo cinque palloni. L’incoronazione sotto la Nord? Fu qualcosa di pazzesco. L’11 giugno del 1995 ero in Brasile con la squadra, uscì la notizia della mia cessione, io non partecipai alla trattativa, ho capito solo successivamente quanto accaduto a Roma, io in sostanza non sono mai stato ceduto nella mia idea. Quella protesta fu il riconoscimento più bello e che vale più di ogni ingaggio. Sono cambiati i tempi, è cambiato il calcio, ora non credo possa accadere una cosa del genere. Cragnotti ogni anno investiva per migliorare la squadra e nessuno voleva andare via perché diventavamo sempre più forti e si aveva la sensazione che si potesse vincere a breve. Il mio rapporto con la Nord è sempre stato speciale, sicuramente facilitato dal fatto che ho sempre fatto gol».

Signori ha poi ribadito il rapporto importante dei tifosi: «Il calcio senza tifo non ha futuro ed è la cosa più triste per tutto l’ambiente. Al giocatore piace la gente che va allo stadio, che lo incita, che lo acclama. Non si potrà tornare indietro, a quel calcio che si giocava tutti alle 14.30. Ne perde la passione e ne giova solo il business delle televisioni». Ha continuato rispondendo alla frase frase relativa all’intervista all’Eco di Bergamo, già rettificata qualche giorno fa: «Pensare che io possa dire di tifare l’Atalanta è assurdo, a volte parlare con la carta stampata è un errore perché rispetto alla radio o alla Tv non si hanno le registrazioni. La Lazio la seguo sempre, mi viene spontaneo, ho affetto anche per le altre squadre con cui ho giocato». Infine ha concluso con una valutazione sulla squadra di Inzaghi: «Questa Lazio è la squadra rivelazione, è un gruppo affiatato con delle qualità ottime. È una squadra tosta. Immobile sul gol in diagonale un po’ ricorda me, anche se fisicamente è diverso. Sta facendo gol ed è importante quello, è stato preso per segnare. Per giocare all’Olimpico o a San Siro devi essere un giocatore con gli attributi e lui sta dimostrando questo».

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