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Sarri spiega: «Dimissioni? Vi spiego come andò con Lotito. Sul mercato bloccato della Lazio penso che…»

Lazio News 24

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Sarri si racconta: Lazio, Napoli e il ritorno in panchina. Le dichiarazioni dell’allenatore biancoceleste

Durante la cerimonia del Premio Sportilia, Maurizio Sarri è tornato a parlare pubblicamente, toccando diversi temi caldi del suo recente passato. Dalla decisione di rientrare alla Lazio alle sue riflessioni sull’esperienza vissuta a Napoli, l’ex tecnico di Juventus e Chelsea si è aperto in un’intervista rilasciata al Corriere dello Sport, mostrando ancora una volta la sua schiettezza e passione per il calcio.

Il ritorno alla guida della Lazio è stato uno dei passaggi più attesi della sua carriera recente. «Non potevo lasciare il popolo laziale nel momento in cui ha un problema, il percorso non era completato», ha dichiarato Sarri con fermezza, lasciando intendere come il legame con l’ambiente biancoceleste sia ancora forte e motivante. Le sue dimissioni, avvenute nel marzo 2024, avevano sollevato molte domande. Oggi, Sarri ha voluto chiarire: «Mi ero dimesso perché avevo problemi personali. Non mi consentivano di affrontare i problemi del calcio. Non riuscivo a dare quello che volevo dare».

Il tecnico toscano, noto per il suo rigore tattico e la sua visione calcistica, ha raccontato anche i mesi successivi alle dimissioni. «Nei primi mesi di disoccupazione non mi sono occupato di calcio assolutamente», ha confessato, «ma negli ultimi due-tre mesi ho visto mille partite e mille giocatori. E ora mi ritrovo col mercato bloccato». Un’ammissione che fa capire quanto Sarri sia tornato affamato di campo e pronto a immergersi di nuovo nella sfida.

Inevitabile poi un passaggio su Napoli, la città che più di tutte ha segnato la sua carriera e lo ha fatto conoscere al grande pubblico. «A Coverciano dovrebbero rendere obbligatorio per ogni allenatore fare almeno un anno a Napoli», ha detto Sarri. «Per quello che significa allenare lì, per quello che la città ti dà e rappresenta». Parole che testimoniano il profondo legame affettivo tra l’allenatore e l’ambiente partenopeo, fatto di passione, pressione e un legame viscerale con la tifoseria.

Il ritorno di Sarri alla Lazio, dunque, non è solo una scelta professionale, ma una decisione profondamente personale. Sarri torna con nuove energie, consapevole delle difficoltà ma anche della sua voglia di incidere. Un tecnico che, nonostante le battaglie del passato, guarda avanti con la stessa intensità che ha sempre contraddistinto la sua carriera.

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