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Pagelle Lazio-Milan: Provedel para il parabile, disastro Pellegrini e Marusic

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Pagelle Lazio-Milan: i voti ai protagonisti del match valido per la ventisettesima giornata della Serie A 2023/24

I top e flop e i voti ai protagonisti di Lazio-Milan, match valido per la ventisettesima giornata di Serie A.

PROVEDEL 7: para il parabile e anche di più, si deve arrendere solo nel finale a Okafor che riesce a bucarlo dopo tre tentativi.

MARUSIC 5: non punge, balla anche troppo spesso dietro. L’espulsione nel finale è ingenua per uno con la sua esperienza.

GILA 6: è tornato e si sente, tiene botta nel duello con Giroud, anche se non sempre ne esce vincitore.

PELLEGRINI 4.5: negativa la sua prestazione anche prima di quel rosso ingueno, evitabilissimo. In avanti non si vede mai, dietro, come Marusic, balla anche lui.

GUENDOUZI 6.5: sbaglia qualche appoggio di troppo, ma la grinta non gli manca mai. Macina campo fino all’ultimo, finchè Di Bello non decide clamorosamente di espellere anche lui

VECINO 6: lotta sempre e va ad un passo dal gol, poi cala col passare dei minuti. Esce stremato (77′ CATALDI SV).

LUIS ALBERTO 6.5: prova sempre ad illuminare l’azione offensiva finchè il fisico lo accompagna. Poi la stanchezza fa da padrona ma la voglia non gli manca mai. (60′ HYSAJ 6: qualche buona giocata quando entra).

FELIPE ANDERSON 5.5: punge troppo poco, praticamente assente nella ripresa. In riserva anche lui, non poteva tanto di più.

CASTELLANOS 5.5: parte con voglia e grinta per ripagare la chance che gli dà Sarri. Va vicino al gol, poi finisce nella morsa della difesa rossonera. (60′ IMMOBILE 5.5: entra con voglia ma si mangia un gol clamoroso non da lui).

ZACCAGNI 6.5: rientra piano piano in condizione, le sue sgasate e i suoi tagli mettono in continua apprensione la difesa rossonera. Stasera la Lazio si aggrappava a lui. (66′ ISAKSEN 6: ci mette freschezza e voglia di spaccare il mondo. Riesce come può).

SARRI 5.5: Lazio viva per un’ora e anche più, poi anche per via delle tante gare giocate la squadra si spegne. Sconfitta non per colpa sua, ma si poteva anche fare di più.

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