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Pagelle Lazio-Celtic 2-0: capolavoro Immobile, sorpresa Isaksen, Rovella e Pedro…- VOTI

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Pagelle Lazio Celtic: i voti ai protagonisti del match valido per la quinta giornata del girone di Champions

I voti ai protagonisti del match valido per la quinta giornata del girone di Champions League: pagelle di Lazio Celtic

Provedel 6.5: La febbre lo tiene in dubbio per il match fino all’ultimo minuto, eppure la retroguardia azzurra scende in campo puntuale come sempre. Tanti interventi all’attivo, ma nessuno di questi dall’elevato coefficiente di difficoltà. Preciso nei rinvii, clean sheet collettivo meritano.

Lazzari 7: Ennesima prova positiva per il motorino veneto che non ha appena ha palla al piede si getta nelle praterie avversarie. Dialoga bene con il compagno Isaksen e si prende gli applausi meritati dell’Olimpico. La progressione all’80 è la cartolina perfetta del match.

Gila 6.5: Esordio da ricordare in Champions League per lo spagnolo. Furuhashi non è un cliente facile, ma se non trova il gol è soprattutto merito del capitolino. Il tandem con Patric funziona e Provedel ringrazia. Si sente nella sua zona del campo l’assenza di un regista difensivo quale Romagnoli, ma in una serata così poco importa.

Patric 6.5: Con Casale e Romagnoli ancora out, Sarri si affida ancora una volta al nativo di Mula e ottiene ottime risposte. Partita in fotocopia del già menzionato Gila, leggero spavento per il rigore concesso e poi revocato a gara tuttavia già virtualmente conclusa. 

Marusic 6.5: Il numero 77 è ormai inamovibile in quella zona del campo, specialmente di fronte alla velocità del sud coreano Hyun-jun. Tiene botta e concede poco o nulla, come il compagno Lazzari si lancia in esplorazione senza paure tra le maglie scozzesi.

Guendouzi 6.5: L’ex Marsiglia inanella un altro gettone di Champions League e lo fa nel medesimo fazzoletto di campo dell’uomo di maggior talento della mediana scozzese: Paulo Bernardo. Non usa mezze misure negli interventi e non ci pensa due volte a chiedere l’ausilio del pubblico. La sua generosità non viene però spesso premiata dai compagni.

Rovella 5.5: Contro ogni pronostico viene lanciato in regia dal primo minuto, il classe 2001 di Segrate ringrazia e si getta nella mischia. A suo malgrado ne esce una prestazione incolore, il centrocampista è attento nel filtrare le iniziative scozzesi, ma è spesso impreciso in attacco. Peccato per l’ammonizione che gli farà saltare l’Atletico.
(dal 78’ Cataldi S.V: Prende il posto di uno spento Rovella per gli ultimi dieci giri d’orologio di partita, proprio quando Immobile decide di risolvere il match da solo. Troppo poco il minutaggio concesso per una completa valutazione).

Luis Alberto 6.5: Assente contro la Salernitana, il Mago indossa il suo vestito migliore per la Champions e dai suoi piedi passano tutte (o quasi) le azioni offensive biancocelesti. Che siano lanci lunghi o fraseggi nello stretto, in fase di costruzione è una pedina imprescindibile per l’economia del gioco capitolina. Cala nella ripresa, fino a quando sbaglia due tocchi non da lui e chiede il cambio stremato.
(dal ‘84 Pedro: Discorso simile a quello ritagliato per il prima citato Cataldi. Immobile fa il lavoro anche per lui).

Isaksen 7: Sarri lo schiera a sorpresa al posto del solito Pedro, il norvegese delizia il pubblico dell’Olimpico con un tocco palla delicato e accelerazioni sempre pericolose. Si accende ad intermittenza e con lui la Lazio. Il primo gol di Immobile arriva da una sua conclusione deviata, il raddoppio da un pallonetto delizioso da lui confezionato. Chissà se lo rivedremo dal primo minuto già con il Cagliari. 

Castellanos 5.5: Altra scelta inaspettata del tecnico che lo preferisce ad Immobile. Il Taty lotta, ma subisce la marcatura stretta del tandem Scales-Carter-Vickers non riuscendo quasi mai a rendersi pericoloso. Lascia il campo per il Capitano dopo una performance purtroppo per lui anonima.
(dal 61’ Immobile 9: Entra, segna due gol da attaccante puro e fa vincere la partita a Sarri e ai suoi uomini. Ogni aggiunta risulterebbe superflua. Cosa volete dirgli?).

Felipe Anderson 6.5: Il brasiliano viene chiamato in causa per scardinare l’audace muro scozzese. Riesce nel suo intento, anche se pecca di cinismo quando c’è da concludere le tante azioni da gioco create. Il più pericoloso dei suoi nel primo tempo, sbaglia spesso e volentieri proprio l’ultimo tocco.
(dal 61’ Pedro 6: il Nazionale spagnolo è il grande assente dall’elenco dei titolari. Entra a metà ripresa per approfittare degli ampi spazi concessi dalla squadra di Rodgers, non sempre è concreto nei suoi obiettivi, ma i due gol di Immobile risolvono qualsivoglia problema).

Sarri 6.5: Forte del supporto di Lotito nel prepartita, sorprende tutti al calcio d’inizio con una formazione inedita e rivisitata rispetto alle aspettative. Contro la fisicità degli scozzesi si affida alla velocità dei propri esterni e la classe di Luis Alberto. Il risultato paga solo in parte l’azzardo, ma è proprio con i cambi (Immobile in primis) che risolve una gara più intricata del solito. Ora però, è già tempo di tornare a Formello, tra quattro giorni c’è il Cagliari.

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