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Mondiali 2026, oggi il sorteggio dei gironi: tutte le novità del nuovo format

Lazio News 24

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Mondiali 2026, il sorteggio dei gironi delle nazionali qualificate svela il nuovo format della competizione

I riflettori di Washington si accendono sul sorteggio che traccerà il cammino della 23ª edizione della Coppa del Mondo, destinata a essere la più imponente e complessa di sempre. La FIFA, con l’immagine delle sue stelle globali – da Messi a Ronaldo, passando per Mbappé e Davies – presenta un torneo che dall’11 giugno (apertura a Città del Messico) al 19 luglio 2026 (finale nel New Jersey) promette di rivoluzionare il volto della competizione.

Un Mondiale dalle distanze infinite

Dopo la compattezza del Qatar, il 2026 sarà il Mondiale delle distanze siderali. Per la prima volta organizzato da tre nazioni – Stati Uniti, Canada e Messico – coinvolgerà 16 città distribuite su tre fusi orari. Una sfida logistica enorme per le 48 nazionali, chiamate a lunghi spostamenti con il rischio di affaticamento e infortuni, nonostante le rassicurazioni della FIFA: gironi regionalizzati e tre giorni di riposo tra una partita e l’altra.

Il nuovo format

La formula prevede 12 gironi da quattro squadre: si qualificheranno le prime due e le otto migliori terze, dando vita a un inedito turno di sedicesimi di finale. Per sollevare la coppa serviranno otto partite. Il sorteggio, trasmesso in Italia dalle 18:00, seguirà regole precise: Argentina (campione in carica) e Spagna (prima nel ranking FIFA) non potranno incontrarsi prima di un’eventuale finale, mentre nei gironi sarà vietato lo scontro tra nazionali dello stesso continente, con l’eccezione dell’Europa (massimo due squadre).

Italia, tra speranza e timore

In questo scenario grandioso, l’Italia resta per ora spettatrice. Inserita virtualmente in quarta fascia come una “X”, la Nazionale non avrà rappresentanti a Washington: né il ct Gattuso né il presidente Gravina hanno preso parte all’evento. Tutta l’attenzione è rivolta ai playoff di fine marzo contro Irlanda del Nord, Galles o Bosnia. Prima di pensare agli avversari americani, gli Azzurri devono scongiurare l’incubo di una terza esclusione consecutiva dal Mondiale.

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