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Marchetti: «Ho un ottimo rapporto con Strakosha». De Vrij: «Dobbiamo continuare a giocare così»

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Le parole di Federico Marchetti e Stefan de Vrij

Al termine di alcuni test M.A.T., svolti presso il Centro Medico Isokinetic di Roma, il portiere della Lazio Federico Marchetti, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel. Ecco le sue parole: «E’ stata una giornata bella piena per me, ma questo pomeriggio mi aspetta ancora l’allenamento. All’Istituto Comprensivo Angelica Balabanoff per noi c’è stato un bagno d’entusiasmo. Ci fa sempre piacere parlare con loro. Nel pomeriggio, invece, dovevamo svolgere questi test fisici e sono contento dei miei risultati perché i valori sono risultati buoni. Ho un ottimo rapporto con Strakosha; quest’ultimo non mi ha fatto rimpiangere e veniamo anche da una serie importante di vittorie e sono contento che la squadra sia riuscita a conseguire questi risultati». Infine l’estremo biancoceleste ha rilasciato un breve commento sui prossimi impegni degli uomini di Inzaghi: «Dopo il derby c’è sempre stata nella storia della nostra squadra un pizzico di superficialità, ma noi abbiamo dimostrato di essere un gruppo maturo e voglioso di raggiungere risultati. Abbiamo fatto un’altra grande partita anche a Bologna. Abbiamo l’opportunità di dare continuità ai risultati all’Olimpico e per questo ci stiamo allenando bene». 

DE VRIJ – Dopo i test ai microfoni di Lazio Style Channel è intervenuto anche Stefan de Vrij: «La giornata è appena iniziata, è stato molto interessante questo appuntamento per capire meglio come funziona il nostro corpo. Sto bene, ma si può sempre migliorare. E’ sempre un piacere fare queste cose, mi aiutano e mi fanno crescere e migliorare. Voglio essere sempre pronto per le partite, a partire da quella di lunedì. Speriamo di chiudere al meglio l’anno, stiamo facendo molto bene. Mancano ancora tante partite, noi dobbiamo continuare a giocare in questo modo. Sono contento per la pre-convocazione di Hoedt con la Nazionale olandese, lavora tantissimo – riporta ss.lazio.it –. Ho vinto una scommessa: lui non si aspettava questa chiamata, io gli avevo detto che, invece, sarebbe stato convocato. Wesley si è meritato questa opportunità. Anche senza di me tutti gli altri difensori possono fare bene, se giocano bene non è sempre per merito mio, ma è anche frutto delle loro qualità individuali. In squadra siamo in quattro a ricoprire il ruolo di centrale difensivo. Siamo tutti forti, ci conosciamo bene e possiamo giocare insieme. Per il mister talvolta è difficile scegliere, ma è meglio così». 

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