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Lucarelli: «Giusto sospendere ma non si può chiudere tutto all’improvviso»

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Lucarelli, le parole dell’ex attaccante del Livorno, oggi allenatore sulla panchina del Catania in Serie C

Una situazione inedita e difficile anche quella che sta vivendo il mondo del calcio a causa del lungo stop legato all’emergenza coronavirus. Queste le parole di Lucarelli ai microfoni di TMW Radio.

«La salute viene prima di tutto, però è anche vero che la macchina calcio si muove grazie agli sponsor e alle tv. C’è un carrozzone economico a supporto del movimento. Intorno a noi, che siamo una società di Serie C, vivono per esempio circa 200 famiglie che mangiano con il calcio. Gli stipendio di gennaio e febbraio ancora non ci sono arrivati e molti giocatori prendono sui 1500 euro: la C è più vicina al dilettantismo, la A è un’altra realtà. Si dovrà trovare il giusto compromesso: va bene la sospensione, ma non si può spegnere tutto così all’improvviso. Mi viene detto che l’input è quello di finire la stagione ripartendo in una qualsiasi data possibile, e mi trovo d’accordo. Altrimenti il rischio è di paralizzare anche la prossima stagione con tutti i ricorsi che le società presenterebbero».

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