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Lazio, Ravanelli: «Scudetto emozione incredibile. Era destino»

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Lazio, Fabrizio Ravanelli, intervenuto ai microfoni di TMW Radio, ha ricordato le emozioni provate nel giorno della vittoria dello scudetto

L’ex attaccante e tecnico Fabrizio Ravanelli ha raccontato a TMW Radio,  il secondo scudetto della Lazio, a 20 anni di distanza. Ecco le sue parole:

«Fu un’emozione incredibile. Fu il segno del destino, che lo scudetto fosse decretato dalla mia città Perugia, contro la mia squadra del cuore, la Juve. Abbiamo vinto meritatamente, fu una giornata straordinaria, Un particolare di quel giorno? Abbiamo potuto condividere subito la gioia con tanti tifosi della Curva, che sono venuti negli spogliatoi a festeggiare. E’ stato bello condividere con alcuni di loro quel momento. Sono stati momenti indelebili. Se credevo nel miracolo? Noi giocatori ci abbiamo sempre sperato. Sapevamo che il Perugia se la sarebbe giocata. C’era confusione nel capire se la partita sarebbe ripresa. Noi però ci credevamo, perché il campo di Perugia è sempre stato storicamente difficile per i bianconeri».

Partita della svolta – «Quando abbiamo vinto a Torino. Sapevamo che la rincorsa avrebbe potuto avere un esito positivo. Abbiamo accelerato e siamo arrivati al finale di campionato con una condizione straripante. Altrimenti non avremmo mai vinto quello scudetto. La Juve lo ha perso quel titolo, noi non fallimmo mai niente. Quella Lazio andava col cambio automatico, andava da sola».

Gol contro il Bologna nella partita del centenario– «Fu una partita incerta fino alla fine, il Bologna ci mise in difficoltà. Lottammo fino all’ultimo, poi feci il gol della sicurezza. Fu una grande emozione».

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