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Di Chiara critico post derby: «La Lazio non ha carattere, stagione finita? Direi di si…»

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Di Chiara critico post derby: «La Lazio non ha carattere, stagione finita? Direi di si…» Le parole dell’ex giocatore

Intervenuto ai microfoni di tag24.it, l’ex giocatore, Stefano Di Chiara, ha parlato del momento Lazio:

LE PAROLE- «l problema della Lazio è sempre lo stesso e ha caratterizzato tutta la stagione. Vedo che non c’è senso di appartenenza, non c’è carattere. Il cambio dell’allenatore ha portato un pò di scombussolamento, ma mi aspettavo qualcosa di diverso. Non ho visto il piglio con cui si dovrebbe affrontare un derby e certe cose ti lasciano perplesso. E’ chiaro che il giudizio nei confronti di Tudor è parziale, ma non capisco il mancato utilizzo di Luis Alberto che è comunque l’unico giocatore che ha un pò di inventiva e fantasia. Ciro sta passando un momento complicato e le speranze di fare gol è normale che diventano pochissime. Il fuoco, in questo momento, non ce l’ha nessuno. Stagione della Lazio finita? Eh sì, direi che ora si dovrà iniziare a pensare al prossimo anno e mettersi alla ricerca di giocatori importanti. Non so come andrà a finire con Immobile e mi auguro che si possa ancora recuperare, ma vanno fatti tanti ragionamenti. La scorsa estate la Lazio ha perso Milinkovic Savic che era l’unico fuoriclasse. Ora la rosa va aggiustata e vanno presi almeno 2 o 3 giocatori importanti che possano far fare a questo club il salto di qualità»

MERCATO ESTIVO- «Rivoluzione in estate? Penso che in parte sia già iniziata la scorsa estate visto che sono arrivati 4 o 5 giocatori. Purtroppo il problema è che sono arrivati in ritardo. In ogni caso penso che questa non sia una squadra da nono o decimo posto, ma che debba invece provare sempre a lottare per la Champions. Purtroppo è stata un’annata disastrosa per quella che è la rosa. Non mi aspettavo certo che Tudor potesse risolvere tutti i problemi in 15 giorni, però qualcosa di più avrei voluto vederlo. Felipe Anderson a tutta fascia? Non penso che abbia le caratteristiche giuste per farlo e questa posizione lo sacrifica troppo. Lui ha profondità offensiva e così è troppo limitato. E’ un giocatore che deve fare il terzo d’attacco mentre ora è troppo relegato in difesa. Parlare da fuori però è sempre semplice, bisognerebbe vedere le dinamiche interne»

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