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Kovacevic: «Lazio Juve? Ho giocato con entrambe, ma tifo…»

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Kovacevic: «Lazio Juve? Ho giocato con entrambe, ma tifo…». Le parole dell’ex giocatore in vista della sfida di campionato

Darko Kovacevic ha parlato a Tuttosport in vista della Sfida tra Lazio e Juve. Di seguito le sue dichiarazioni.

PER CHI FARA’ IL TIFO – «Ho giocato con entrambe le squadre, ma il mio cuore è juventino. I 2 anni in bianconero sono stati davvero speciali, conservo ancora tanti bei ricordi. Spero che la Juve sabato possa vincere e arrivare in Champions»

LA SUA JUVE – «La Juve è molto amata in tutto il mondo: quando ne fai parte, capisci la sua importanza. Sono stati anni bellissimi nei quali ho giocato con il miglior giocatore al mondo: Zidane. C’erano poi tanti campioni come Del Piero, Davids, Trezeguet e Tacchinardi. Grandi uomini oltre che giocatori fantastici».

COSA GLI É RIMASTO IMPRESSO – «Il fatto che in ogni partita, quando sei alla Juve, devi giocare per vincere. Quella è l’unica cosa che conta. A livello personale la doppietta all’Inter a San Siro fu un bellissimo momento».

VLAHOVIC – «Dusan sta diventando un campione. So che si trova bene ed è molto felice alla Juve. Sta dimostrando di essere un top player e ha un bel futuro davanti. La Juve è il club perfetto per crescere e diventare uno dei migliori attaccanti al mondo: 15 gol sono un bottino importante, ma può fare ancora meglio nei prossimi anni. Peccato non ci sia sabato: la sua assenza pesa».

SAMARDZIC – «Lazar è un talento, anche se ha bisogno di spazio e continuità. Nella nazionale serba è chiuso da Tadic, che però ha 36 anni. Verrà il suo momento. Juve? Lo vedrei bene a Torino».

LAZIO ORFANA DI MILINKOVIC – «Era fondamentale per loro. Hanno perso tanto senza di lui. Sergej è un campione, che fa 10 gol e 10 assist a campionato. Difficile da trovare un altro così».

TUDOR – «Igor è perfetto per la Lazio. Il suo arrivo può dare la scossa e complicherà molto la vita alla Juve. Tudor è bravissimo e l’ha dimostrato a Verona e Marsiglia: gioca un bel calcio, solido e aggressivo com’era lui in campo che era pure molto intelligente tatticamente».

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