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Gravina sul blocco del mercato Lazio: «Sostenibilità unica via. Lotito? Le regole le conosceva. Sono per l’indice di liquidità ammissivo: se non lo rispetti sei fuori»
Gravina sul blocco del mercato Lazio. In una lunga intervista al Corriere dello Sport il presidente della FIGC ha spiegato le motivazioni
Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, ha affrontato il tema del blocco del mercato imposto alla Lazio, commentando allo stesso tempo l’abbassamento dell’indicatore del costo del lavoro allargato da 0,8 a 0,7 a partire dalla prossima estate.
Intervistato dal Corriere dello Sport, il numero uno della Federazione ha ribadito un concetto centrale: la sostenibilità economica non è negoziabile.
SOSTENIBILITÀ – «La chiave è la sostenibilità, purtroppo confusa con il concetto di crescita senza limiti. Valore della produzione e costo del lavoro devono andare d’accordo. Non vuol dire che non puoi spendere, ma che si può fare mettendo delle risorse. In Bundesliga da 18 anni il 90% delle società chiude in utile».
IL BLOCCO DEL MERCATO – «È mancato il rapporto tra valore della produzione e costo del lavoro. Quindi pochi ricavi e costi troppo alti. Il risultato ha dato tre parametri non rispettati. Così si è arrivati al blocco totale».
INDICE DI LIQUIDITÀ – «Io sono sempre stato per l’indice di liquidità ammissivo: se non rispetti il rapporto tra attività e passività correnti, non ti iscrivi al campionato. Era a 0,5, noi lo abbiamo portato a 0,6 quando nell’economia di mercato già 1 è un fattore di rischio. Oggi è evidente che il mondo del calcio viva momenti di fibrillazione finanziaria. E va dato merito a chi ricorre alle proprie finanze».
