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Belleri: «Si vede la mano di Sarri. Su Lazzari e Romagnoli…»

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L’ex Lazio Belleri ha analizzato il cammino dei biancocelesti, soffermandosi sul lavoro di Sarri e sui singoli

L’ex Lazio Belleri ha analizzato il cammino dei biancocelesti, soffermandosi sul lavoro di Sarri e sui singoli. Queste le sue parole, rilasciate ai microfoni di New Sound Level.

PASSATO – «Quando io ho giocato alla Lazio c’erano grandi pezzi da novanta come Peruzzi, Oddi, Rocchi, Di Canio e altri. Uno di quelli che mi ha impressionato di più è Angelo. Me ne avevano parlato bene, dicendomi che era un fenomeno, poi l’ho visto sul campo e, nonostante fosse importante come stazza, era un gatto tra i pali. Un altro che mi ha colpito è Paolo Di Canio: quando abbiamo giocato insieme aveva 37 anni e faceva cose incredibili. Chi era presente nella sua prima avventura alla Lazio mi ha detto che in quel periodo era dieci volte più forte e dieci volte più veloce. Incredibile».

SARRI – «Per me questa è la Lazio di Sarri. Lo scorso anno faceva partite come quelle di quest’anno, ma delle volte cascava in altre ombrose e difficili. Il mister ha potuto lavorare, si vede quello che ha fatto e penso possa fare altre partite del genere, magari leggermente meno belle, ma la sua idea è questa. Io sono convinto che lui stia imprimendo la sua filosofia, la sua maniera di intendere il calcio e i giocatori lo stanno assimilando. Non mi aspetto che a livello di prestazione possa calare, non so a livello di risultato, ma la Lazio sta facendo buonissime partite in linea con quello che chiede l’allenatore. Se mi sarebbe piaciuto avere un allenatore come Sarri? Ma assolutamente sì! Se credi in quello che fa l’allenatore lui ti cambia la carriera. I giocatori durano poco, hanno dieci anni davanti in cui devono fare tutto, ci sono allenatori che ti possono tirare fuori quello che hai. Sarri è uno di questi».

DIFFIDA – «Lo rischierei contro la Salernitana in vista del derby? Diciamo che a volte un calciatore vuole sempre giocare, perché la continuità dà grande confidenza anche in vista della partita. Il limite è molto sottile, la situazione è molto delicata. Io dal mio punto di visto lo farei riposare e poi lo rischierei in vista de derby».

SCUDETTO – «Per me la Lazio può giocare per lo Scudetto, è giusto pensarlo, però non bisogna neanche sbandierarlo, altrimenti si rischia di ritrovarsi in una situazione contraria. Bisogna lavorare sodo e poi vedere nelle ultime partite di campionato dove ci si trova. In questo momento comunque i biancocelesti sono i migliori, insieme al Napoli, che ha compattezza e molta convinzione nel modo di giocare. Mi stanno convincendo che potrà essere un anno interessante per entrambe, perché non c’è una squadra che sta stravincendo ed è una super potenza. Si tratta di riuscire a vincere in quei periodi che sono Marzo, Aprile dove molte squadre sono cascate lo scorso anno».

DIFESA – «Lazzari è un giocatore che mi è sempre piaciuto e ha sempre fatto bene, ha faticato solo quando lo scorso anno è entrato in competizione, poi quando ha sentito la fiducia si è ripreso. Ha una velocità e una capacità di crossare la palla che sono incredibili e non da sottovalutare. Un giocatore che mi sta piacendo tantissimo è Romagnoli, perché è arrivato con delle attenzione particolari addosso per vari motivi, le ha sapute gestire, ha segnato un gol che secondo me lo ha aiutato a buttar fuori molte emozioni. Mi è piaciuto molto il suo approccio mentale e fisico, perché in queste situazioni hai talmente tanta voglia di fare che rischi di ritrovarti in una circostanza non buona».

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