2013

Buceti, avv. Mauri: “Stefano è insoddisfatto, decisione presa senza prove”

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Ieri la Corte di Giustizia federale si è pronunciata rivedendo la sentenza sul coinvolgimento di Stefano Mauri nell’inchiesta sul calcioscommesse, aggravando la squalifica del capitano laziale a 9 mesi, anzichè i 6 inferti in primo grado. Amilcare Buceti, legale di Mauri, è intervenuto ai microfoni di Radiosei per commentare la sentenza: “Io ragiono dal punto di vista dell’avvocato che ha letto e esaminato le carte da cima a fondo: ho sentito Stefano ed è giustamente arrabbiato. Definirlo insoddisfatto è riduttivo. Erano stati assolti completamente tutti coloro che avrebbero dovuto partecipare alla combine, mi sembra molto difficile che un giocatore, da solo, potesse orchestrare questa commedia per manipolare i risultati. Esaminando gli atti, verificando le prove e in particolare attraverso l’attività d’istruzione probatoria che ha fatto capo a noi, non avevamo ragione di temere che ci potesse essere un pronunciamento che andasse verso l’illecito, lo escludevo categoricamente”.

IL RICORSO AL TNAS – Buceti ha spiegato perchè questa sentenza è ingiusta e come intenda presentare il ricorso al Tnas: “Ora c’è questa storia dei tre mesi supplementari ma non esiste la possibilità che Stefano Mauri fosse a conoscenza di quello che stava accadendo, ammesso che sia accaduto qualcosa. Nonostante l’assenza di prove la sanzione è stata estesa di altri 3 mesi e questo brucia molto perché potrebbe compromettere l’intera stagione del mio assistito. Esiste ancora un grado di giudizio e lì proporremo la giusta impugnativa verso questa decisione illegittima e iniqua”.

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