2015

Agnolin su Lotito: “È un deus ex machina del calcio, perché parla solo adesso a metà campionato?”

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Le polemiche di Lotito sugli arbitraggi discutibili toccati alla Lazio, non lasciano indifferenti nessuno e, ai microfoni di Tele Radio Stereo è intervenuto Luigi Agnolin, ex arbitro e dirigente sportivo: “Lotito ormai è il deus ex machina del calcio italiano. Parla proprio lui? Perché lo fa a metà campionato? Lo fa soltanto dopo aver pensato che la Lazio ha avuto un paio di episodi. Lui ha un ruolo di rilievo nella Federazione, che anche lui si lamenti solo in determinate circostanze non va bene. Non può andare bene. Quando sono stato Commissario durante Calciopoli, le Sezioni arbitrali e lo stesso Nicchi, si preoccupavano delle tutele, ma cosa dovevamo tutelare? In quel momento il sistema calcio stava precipitando. Il sorteggio? Non integrale c’è già stato, oltre a quello integrale nel 1984-85. Ma anche in quei casi si faceva polemica. Ogni volta che esce un dubbio sulle direzioni di gara si torna a parlare di sorteggio. Quello che non è giusto è che si parli di sorteggio solo quando c’è trasporto emotivo da parte di chi si sente penalizzato. Questi discorsi vanno fatti a bocce ferme. Sorteggio o non sorteggio, agli arbitri prendere in esame la loro posizione farebbe piacere. Ora non ci si fida più neanche di chi commenta e analizza gli episodi incriminati. Tutto questo cozza con l’etica, la formazione sportiva. Perché non si vede mai la partita come un evento gestito e interpretato dagli uomini. La sudditanza psicologica esiste nel calcio come nella vita, si riesce ad andare oltre grazie alle qualità, degli uomini e quindi degli arbitri che dovrebbero saperla emarginare. E’ utopistico pensare che la sudditanza però possa essere eliminata del tutto. Ma più l’arbitro è bravo più riesce a eliminarla“.

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