Coppa Italia

Pagelle di Atalanta-Lazio: la difesa non sbaglia niente. Milinkovic sale in cielo, Correa imprendibile

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Le pagelle di Atalanta-Lazio, finale di Coppa Italia vinta dai biancocelesti con le reti di Milinkovic e Correa

STRAKOSHA: Non viene mai chiamato in causa se non all’inizio dal Papu Gomez, dove si disimpegna bene. VOTO: 6

LUIZ FELIPE: E’ il più carico nonostante sia il più giovane. Dalle sue parti non passa nessuno. Nasconde la palla al Papu Gomez. Insuperabile come nelle due partite a San Siro. Entra sempre duro e prende sempre il pallone. VOTO: 7

ACERBI: Per lui non ci sono più parole. Ennesima partita sopra le righe. Annienta Zapata e dirige al meglio tutto il reparto. Il solito Leone indomabile. VOTO: 7

BASTOS: Parte bene, poi Inzaghi lo toglie dopo un giallo preso troppo ingenuamente. VOTO: 6 (DAL 36′ RADU: Ha un cliente scomodo come Ilicic ma non sfigura. VOTO: 6)

MARUSIC: Non è lo stesso che ha dominato la fascia contro il Cagliari. Dalla sua parte ci sono Gomez, Castagne e ogni tanto Zapata. Non ha un compito semplice. Come un soldatino corre fino alla fine senza mai mollare. VOTO: 6

PAROLO: Pressa altissimo e accompagna sempre l’azione. Senza Milinkovic le palle alte vengono messe tutte dalla sua parte. Corre e lotta fino all’ultimo secondo senza cedere di un millimetro. VOTO: 7

LEIVA: Il suo compito è tra i più difficili della serata: deve tenere d’occhio Ilicic e Gomez, accompagnare l’azione e far girare la squadra. Riesce a fare tutte queste cose insieme alla perfezione, dimostrando ancora una volta di essere di un’altra categoria. In questa partita c’è il riassunto di tutta la sua carriera. Corona la sua ottima prestazione con l’assist per il vantaggio di Milinkovic. VOTO: 7. 5

LUIS ALBERTO: Più nervoso che ispirato. Non è in serata e si vede subito. Più preciso nei fraseggi che nei tanti calci piazzati avuti a disposizione. VOTO: 6.5 (DAL 78′ MILINKOVIC: Entra e sposta gli equilibri. Sale in cielo al suo quarto minuto di gioco e porta la Lazio nel mondo dei sogni. VOTO: 8)

LULIC: Quello con Hateboer è uno dei duelli più combattuti della finale. Attacca e difende con grande intensità. Lancia in porta Correa a metà primo tempo, vedendo un corridoio infinito dove si era già lanciato l’argentino. Corre e lotta fino all’ultimo secondo di gioco. VOTO: 6

CORREA: L’occasione potenziale più grande del primo tempo capitata sui suoi. Dopo il passaggio filtrante di Lulic punta Masiello che lo stende al limite dell’area. Gioca vicino a Immobile e Luis Alberto cercando sempre appoggio nei due compagni con scambi stretti e rapidi. E’ il più pericoloso della Lazio e nel finale chiude la partita con uno scatto da centometrista. Imprendibile! VOTO: 8

IMMOBILE: Fa tanto lavoro sporco, ma di gol non c’è traccia. Si sacrifica per la squadra e ha solo un pallone giocabile in area, ma il Papu lo chiude al momento del tiro. Inzaghi con coraggio lo toglie al momento giusto. VOTO: 6 (dal 66′ CAICEDO: Entra e come sempre fa il suo. Sfiora il terzo gol nel finale che sarebbe stata la ciliegina sulla torta alla sua stagione. VOTO: 6

INZAGHI: Tre dubbi alla vigilia lo tormentano fino a poche ore dalla partita. Dopo 36 minuti toglie Bastos già ammonito, nonostante questo voglia dire giocarsi subito una sostituzione. La differenza l’hanno fatta i cambi: nel finale sgancia Milinkovic e Caicedo che gli fanno vincere la partita. Tre finali in tre anni che gli sono valse due trofei. Chiamatelo Mr. Coppa Italia. VOTO: 8

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