2014

Meno pressing e più saggezza, la “nuova” Lazio vuole stupire

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Una vittoria in campionato porta solo tre punti e non può certo cambiare l’andamento di una stagione. Ma qualcosa, in casa Lazio,  dopo la vittoria contro l’Inter è cambiato: è tornato l’entusiasmo. Come scrive l’edizione locale de La Gazzetta dello Sport, una rinascita in tre mosse, dunque: nuovo assetto tattico, recupero psicologico degli uomini chiave, progressivo inserimento dei nuovi.

Squadra più quadrata – Il nuovo assetto tattico è in realtà un’interpretazione differente, più quadrata, di quello precedente. Il 4-5-1 messo in campo contro l’Inter è parso molto simile al 4-1-4-1 caro a Petkovic. Diverso è stato però il modo di declinarlo in campo. Niente pressing alto, niente tentativo spasmodico di “dominare” l’avversario, con connessi rischi di esporsi al contropiede. Ma un più saggio presidio del campo, un baricentro meno alto, più filtro in mezzo che significa una difesa meno esposta alle intemperie, grazie anche all’ottimo rendimento dei vecchietti terribili Biava e Dias. Il rovescio della medaglia è inevitabilmente che si tira di meno in porta. Ma, come dimostra la vittoria sull’Inter, per portare a casa i tre punti può bastare anche un solo tiro.

Crescita  – Chiaro che non si potrà sempre vincere così. E lo stesso Reja lo ha onestamente sottolineato dopo la sfida con i nerazzurri. Senza perdere l’ordine tattico esibito lunedì, bisognerà essere più presenti in fase offensiva. Reja lavorerà ora su questo aspetto. Una grossa mano gliela può dare Hernanes. Se il Profeta torna ad essere quello che è stato nei primi tre anni della sua avventura laziale il problema è quasi del tutto risolto.

 

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