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Leitner: «Diversi club su di me volevo solo la Lazio. Il mio obiettivo è diventare titolare»

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Moritz Leitner è l’ultimo acquisto in ordine di tempo della Lazio. Il classe ’92 nato a Monaco di Baviera ma di origini austriache ha debuttato con la maglia biancoceleste contro i suoi connazionali del Borussia Monchengladbach, disputando uno scampolo di partita nel finale.

 

Troppo poco per mettere in mostra le sue qualità, troppo presto per far vedere a tutti di che pasta è fatta una delle ex promesse della Bundesliga. Di Leitner, infatti, fino a qualche tempo fa si parlava benissimo e molti lo includevano nella generazione di wonderkid teutonici. Ha giocato 3 stagioni nel Borussia Dortmund, una squadra ricca di giocatori di talento, e a più riprese è stato costretto a spostarsi per trovare spazio (nel 2011 il prestito all’Augsburg e nel biennio 2013-2015 a Stoccarda). Il tedesco ha spiegato meglio le dinamiche che lo hanno portato a lasciare la Renania ai microfoni de La Gazzetta dello Sport: “L’anno scorso il Dortmund era una squadra che girava alla perfezione, trovare spazio era parecchio complicato. A Roma voglio riscattarmi, devo guardare avanti, non indietro. So che anche altre squadre mi cercavano, ma io volevo la Lazio. Tare mi segue da tempo”. 

Moritz spera di seguire la tradizione positiva dei tedeschi passati dalla Lazio, seppur con un piccolo rimpianto: “Nella Lazio hanno giocato diversi miei connazionali da Riedle a Doll fino a Klose. Loro hanno lasciato un segno qui. Peccato sia andato via Miro, la sua presenza mi avrebbe aiutato molto”.

 

Il suo acquisto è passato quasi in sordina, una circostanza che potrebbe aiutarlo ad inserirsi senza troppe pressioni, anche perché Leitner sogna in grande: “Il mio obiettivo – dice – è diventare titolare” e che nessuno si offenda perché  “Se non avessi questa ambizione sarebbe un problema” aggiunge giustamente il tedesco. Tra gli obiettivi del giovane Moritz ce n’è anche uno che per essere raggiunto avrà bisogno di tutta la squadra: riportare la gente allo stadio. Nonostante tutto il 23enne è ottimista: “Sono convinto che vincendo la gente tornerà a vederci. Voglio riuscire a riportare la gente all’Olimpico. Abbiamo tutti una voglia matta di fare bene”.

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