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La giocata del match, tutti colpevoli nella notte da incubo di Salisburgo

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Alla Red Bull Arena di Salisburgo va in scena la partita perfetta con un finale da incubi

Sembrava il gol della gloria, quello di Immobile, ma sarà ricordato come la rete che ha illuso un popolo che dopo 90′ ha assistito ad una delle eliminazioni più cocenti della storia della Lazio. Una partita perfetta fino al 55‘, si perché già dopo sessanta secondi da quel gol è iniziato l’incubo della Lazio e dei laziali a Salisburgo. Il disastro perfetto, una qualificazione in tasca sfuggita in dieci minuti di pura follia. Questa sera non c’è un colpevole, tutti hanno contribuito alla debacle austriaca: Strakosha sul secondo gol, la difesa da brividi su quelle tre reti in quei 6 minuti che pesano come un macigno. La colpa però è anche di chi non ha saputo concretizzare, di un Immobile troppo nervoso, di un Luis Alberto che si divora il gol del 2-0 solo davanti al portiere, del black out che una squadra come la Lazio non puó e non deve permettersi. Questa sera ha sbagliato anche il mister Inzaghi con i cambi che hanno sbilanciato la squadra invece di dare manforte. E se è vero che si vince in gruppo mai come stasera si è perso come squadra. L’eliminazione fa male, ma domenica ci sarà un’altra battaglia ancor più importante: il derby della Capitale. La parola d’ordine deve essere voltare pagina, ripartire, c’è ancora un obiettivo da conquistare in questa stagione.

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