2014

Hernanes risorge insieme alla Lazio: è apoteosi ad Udine, finisce 3-2!

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Udine, riecco l’incubo di sempre. L’Udinese di Guidolin, l’Udinese di Totò Di Natale, che ha sempre soffiato l’Europa alla Roma biancoceleste nelle ultime tre stagioni. E il bilancio al Friuli è raccapricciante con 3 sconfitte negli ultimi 3 incontri, 5 gol subiti e appena uno fatto. “Spero nella legge dei grandi numeri”, ha detto ieri in conferenza stampa Reja. Il mister biancoceleste schiera a sorpresa un 3-4-3 senza Marchetti (colpito in mattinata da un virus intestinale), Radu e Ledesma (squalificati) ed Hernanes, out per scelta tecnica (o di mercato?). Guidolin a sua volta deve fare a meno degli squalificati Gabriele Silva ed Allan, ma può contare sul ritorno di Muriel, che parte della panchina.

PRIMO TEMPO – Parte subito a mille l’Udinese: al 4′ minuto Pereyra trova la deviazione di Dias dopo un tiro dal limite, un minuto più tardi Biava sfiora l’autogol trovando la faccia di Berisha. All’8′, però, i padroni di casa passano: involata sulla sinistra di Maicosuel, Cavanda irrompe falciandolo ingenuamente è provocando l’inevitabile calcio di rigore. Dal dischetto Di Natale spiazza Berisha per l’1-0. È l’episodio che sveglia la Lazio, che finalmente comincia ad impensierire la difesa friulana: al 22′ ci prova Lulic che però calcia debole, cinque minuti più tardi occasionissima prima tra i piedi di Onazi e poi in quelli di Lulic, ma in tutti e due i casi Danilo è provvidenziale. Passa un minuto e Floccari calcia in cielo da posizione favorevolissima. I biancocelesti continuano a spingere: al 32′ Candreva mette in area un bel cross sul quale Floccari non arriva per un soffio, è il turno nei successivi tre minuti di Onazi, Candreva e ancora Floccari, ma i tiri sono tutti centrali e bloccati facilmente da Brkic. Nel finale di tempo l’Udinese esce dal guscio: Onazi perde una palla sanguinosa ai limiti dell’area avversavia provocando il contropiede avversario con Maicosuel, che tutto solo davanti a Berisha calcia a lato. Al riposo Udinese in vantaggio sulla Lazio per 1-0.

SECONDO TEMPO – La ripresa si apre subito con un episodio decisivo: l’espulsione di Onazi per doppio giallo. Reja sostituisce Ciani e Floccari per Hernanes e Honorato Ederson. Due cambi che portano al pareggio: palla in verticale del profeta per Klose che viene strattonato da Domizzu: secondo rigore del match. Stessa esecuzione del primo tempo di Di Natale: Candreva spiazza Brkic per l’1-1. Dall’altra parte entra Muriel per Di Natale e Badu si inventa un gol al volo per il 2-1. La Lazio però non demorde e anche in 10 domina il match: al 73′ Ederson pesca Klose in area con un gran cross, ma il tedesco colpisce debolmente di testa. Passano due minuti ed Hernanes di vede ribattere in angolo un destro a botta sicura. Profeta che si ripete al 76′ con un bolide ribattuto con i pugni da Brkic. La fortuna che non aveva avuto per tutta la partita la Lazio la trova all’82’: Lulic crossa, Brkic respinge trovando il corpo di Lazzari per l’autogol che vale il 2-2. Tre minuti più tardi brutto infortunio di Ederson che lascia il posto a Cana. Al 90′ l’apoteosi: doppio passo di Hernanes al limite dell’area e sinistro all’angolo che dopo aver colpito il palo interno, si insacca. È grande Lazio. È cuore Lazio. Udine non è più un tabù. Così come le trasferte.

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