2014

Felipe Anderson, un gol con la Seleçao per convincere Pioli

Pubblicato

su

Un gol con la maglia numero 10 verde-oro. Quella di Pelè, Zico, Ronaldinho. Certo, non era il Brasile dei grandi, ma quello under 21. Però pur sempre Seleçao; e Felipe Anderson quella maglia così prestigiosa e pesante l’ha onorata nel migliore dei modi. Con un gol, il primo dei tre rifilati dai brasiliani alla Corea del Sud, ed altre giocate da «vero» numero 10. Una prestazione coi fiocchi che fa seguito a quella di tre giorni prima nel match con l’Australia, finito 2-2, nel quale il laziale ha prodotto un assist ed altre iniziative interessanti. Presto per dire che l’«oggetto misterioso» di Formello si sia finalmente ritrovato. Ma, certamente, questa può essere un’iniezione di fiducia importante. Specie se alle due buone prove fornite ne farà seguito una terza, domani, nell’ultimo match del torneo di Wuhan, in Cina, quello contro i padroni di casa. Anderson indosserà ancora la casacca numero 10 (in campo pure l’esterno Vinicius, al Perugia, ma di proprietà della Lazio). L’obiettivo, per l’ex Santos, è quello di guadagnare altra considerazione presso il c.t. Gallo in vista del suo grande sogno. «Cosa desidero di più? — disse l’estate scorsa — partecipare all’Olimpiade di Rio con la mia nazionale». Ma è ovvio che queste prove servono a Anderson anche in chiave laziale. Come riporta La Gazzetta dello Sport, questa è la sua seconda stagione in biancoceleste. La prima è trascorsa tra infortuni e panchine, quest’anno sembrava che le cose potessero andare diversamente. Ma tra Anderson e Lazio la scintilla non è ancora scoccata. L’effetto-Seleçao può però fare il miracolo. Pioli, molto attento a cogliere segnali di questo tipo, potrebbe rilanciarlo sabato contro la Juve. Felipe tornerà dalla Cina mercoledì. Stanco e con un fuso orario da smaltire. Ma con il morale a mille. Cosa che può fare la differenza.

Exit mobile version