2013

Caso Varsavia, nuova testimonianza di un tifoso: “I poliziotti avevano il lanciafiamme! Hanno portato in caserma donne e bambini”

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Ai microfoni di Radio Sei è intervenuto Stefano, un altro tifoso biancoceleste che era presente a Varsavia ed ha assistito agli eventi che hanno preceduto Legia-Lazio: “La sera di mercoledì ho visto dalla finestra della mia stanza che la situazione non era proprio tranquilla, già in albergo mi avevano detto di non uscire. Dopo una mezz’ora, con il mio amico ci siamo fatti coraggio provando ad andare in un locale. Per strada una macchina di tifosi ci ha avvicinato, offendendoci con gestacci e parole. Siamo tornati all’hotel e li ci sono stati degli scontri. Giovedì sono uscito con altre persone per andare alla partita, ma non ho partecipato al corteo, però, più tardi ci arrivavano notizie poco confortanti da nostri amici che erano lì. Dopo Atene pensavo di aver visto tutto, ma mi sbagliavo. Eravamo controllati, ci stavano aspettando. E’ la prima volta che vedo una cosa del genere, i poliziotti erano addirittura con il lanciafiamme, con caschi di protezione e maschere stile Batman. Posso capire il tifo polacco è molto violento, ma noi non stavamo facendo nulla. La situazione era critica, tante persone non capivano la lingua, non conoscendo nemmeno una parola d’inglese. Agguato premeditato? Questo non saprei, posso solo dire che la polizia è partita già prevenuta, appena si muoveva qualcosa era pronta ad assalire. Nel punto d’incontro c’erano persone tranquillissime: donne, bambini, ragazze. Ma alla fine sono stati portati tutti in caserma”.

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