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Serie A, AIC: «Questa è la volta che qualcuno protesta davvero»

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Tommasi e Calcagno, vertici dell’AIC, sono esplosi di fronte alle nuove norme per le iscrizioni alla Serie A

Oggi il Consiglio federale si è riunito per discutere di molti argomenti caldi, uno di questi riguardava le iscrizioni alla prossima stagione di Serie A. Le norme approvate vedrebbero un vincolo di pagamento del solo mese di maggio ed il termine ultimo per le iscrizioni ad agosti.

I vertici dell’AIC non hanno potuto tacere di fronte a questa situazione, come riporta Sky Sport. Tommasi ha detto: «Sapete che cosa significa? Che siamo stati in campo fino al 15 marzo, che i calciatori hanno lavorato con il preparatore atletico per tutto il lockdown e ora tu puoi pure non retribuirli. E se fanno causa danno pure la possibilità al club di non pagarli fino ad agosto! Sono deluso e preoccupato. Si prendono delle decisioni con mascherine e call conference, e poi si mandano in campo gli altri. Cioè i calciatori. Ed ecco come sono ripagati. Gli imprenditori del calcio chiedono i soldi a tutti – Uefa, Fifa, governo – per non pagare i calciatori…E noi dovremmo essere contenti? Domani ci vedremo, analizzeremo la situazione. Sono veramente deluso e preoccupato per come vanno le cose in questa Federazione e in questo calcio». Anche il vicepresidente Calcagno ha detto la sua: «Siamo sorpresi e fortemente delusi dalle nuove norme per le iscrizioni, che consentono ai club, dalla A alla C, di pagare un solo mese di stipendio, e per di più al netto, di qui alla fine del campionato. Un comportamento assurdo e una norma irricevibile che non abbiamo votato né noi né gli allenatori. Valuteremo domani con i calciatori, ma per la B e la C siamo seriamente preoccupati: questa è la volta che qualcuno protesta davvero».

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