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Mamadou Baldé, papà Keita: «Saremo grati tutta la vita a Lotito»

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Mamadou Baldé parla del figlio Keita, il futuro potrebbe essere in un altro club ma la ‘Maravilla’ deve tutto alla Lazio

Questa sera Lazio e Juventus si sfideranno nel match che vale la Coppa Italia. Un occhio però sempre vigile sul mercato perchè i bianconeri in estate vorrebbero portare a Torino Keita Baldé. Il senegalese ha disputato un ottimo campionato e il suo contratto è in scadenza nel 2018, a meno che non si trovi un punto di incontro sul rinnovo Lotito dovrà vendere l’attaccante per non rischiare di perderlo a parametro zero. Importante sulla decisione dell’ex Barcellona, oltre il suo agente, sarà anche il parere del padre Mamadou Baldé che dice la sua sulle pagine di Tutto Sport«La Juventus lo segue? Da papà non può che farmi piacere. E’ sempre bello sentire che un top club si interessi a tuo figlio. Nel calcio mai dire mai. Ma Keita è un giocatore della Lazio e noi saremo grati tutta la vita al club di Lotito».

C’è un motivo particolare? «Il presidente e Tare sono stati di parola con noi. Quando li conoscemmo, ai tempi del Barcellona, ci dissero: “Venite alla Lazio e il ragazzo in breve tempo giocherà in prima squadra”. E’ andata così e per noi ovviamente si è realizzato un sogno. Lotito è un’ottima persona, lo stimo parecchio, per cui qualsiasi squadra vorrà Keita dovrà parlare anche con lui. A me interessa soltanto la felicità di mio figlio».

Keita è in gran forma. Lei che sensazioni ha per la finale di Coppa Italia? «Per la Lazio sarà una partita molto dura perché la Juventus è una gran squadra, con tanti campioni e difensori fortissimi».

 Lei ha un debole per qualche campione bianconero? «Il mio preferito è Buffon, un fenomeno. Mi piacciono il suo modo di parare, i suoi atteggiamenti. Peccato che in Coppa Italia non giochi, mi sarebbe piaciuto rivedere mio figlio contro di lui».

Ha già in mente un regalo per suo figlio in caso di gol decisivo alla Juventus? «Sì, gli darò un euro… (risata). Ho iniziato a dargli un euro a gol quando era un bambino di 9 anni, poi ho proseguito nelle giovanili del Barcellona, dove giocava punta centrale e segnava tantissimo… Ovviamente se segna alla Juventus gli farò anche molti complimenti, sarei felice per lui».

Chi era l’idolo di suo figlio? «E’ sempre stato Cristiano Ronaldo. Da bambino non aveva la maglia del campione del Real e sinceramente credo che nemmeno ora ce l’abbia».

Al di là dei gol, quello degli ultimi tempi è il miglior Keita di sempre? «Sta giocando bene e segnando, ma secondo me è da tempo che fa bene».

Quanto è stato importante Simone Inzaghi nella crescita di suo figlio? «L’impressione è che Simone Inzaghi sia una bravissima persona e un ottimo allenatore. E’ un tecnico sempre pronto ad aiutare i suoi ragazzi. Punta sui giovani e rispetto a Pioli predilige un calcio differente. A me Inzaghi ricorda Simeone».

 Cosa pensa tutte le volte che sente dire che suo figlio è un po’ pazzerello? «So che non è vero. Keita non è “loco”, è un ragazzo gentile, per bene».

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