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Pioggia di gol e tanti bambini allo stadio: Lazio, è qui la festa

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L’analisi di Lazio-Palermo, match della 33esima giornata di Serie A, giocatosi all’Olimpico e terminato 6-2 per la squadra di Simone Inzaghi

Pronti e via. Partita che si mette in discesa senza nemmeno aver messo la prima. 8 giri di lancette e la testa è già al derby. Allenamento o poco più nei minuti restanti. Cornice di pubblico finalmente all’altezza della squadra in campo, arricchita dai tanti bambini presenti. Tra quelli sugli spalti ne spuntano due in campo che rubano la scena: Keita e Crecco, due che con il bianco e il celeste addosso sono cresciuti e maturati. Da piccoli sono diventati grandi e i riflettori sono tutti per loro. C’era tutta l’aria della festa all’Olimpico: il giusto mix tra quello che accadeva in campo e quello che ne rappresentava il contorno, faceva tornare alla mente le partite del giovedì con i cancelli di Formello che si aprivano per accogliere i tanti tifosi. Giornata particolare, resa tale soprattutto da un piccolo Palermo, scioltosi come neve al sole alla prima difficoltà. La Lazio ha reagito e si è rimessa in carreggiata, ha risposto presente dopo qualche battuta d’arresto; difficile capire dove arrivino i meriti propri e i demeriti dell’avversario, ma l’atteggiamento è stato diverso rispetto alle partite precedenti. La squadra di Inzaghi ha aggredito i rosanero fino a sfinirli, rendendoli praticamente impotenti per tutta la gara. La grinta dei senatori, la sfrontatezza dei giovani. La strada tracciata dal tecnico e dalla società continua ad essere quella giusta.

DERBY NEL MIRINO – 64 punti raggiunti e quarto posto riacciuffato dopo il successo dell’Atalanta. Rimettersi in carreggiata e riprendere il cammino era fondamentale, ora la testa può andare al derby. La Lazio ci arriva bene, forse anche troppo conoscendo l’ambiente romano. Il pericolo è che questa vittoria larga possa creare troppa euforia intorno alla squadra e in questo Inzaghi, dovrà far valere la sua conoscenza della città di Roma. Contro il Palermo, dal punto di vista tattico, si è visto un assaggio di quello che poi accadrà domenica: 3-5-2 stile Coppa Italia con gli interpreti che saranno leggermente diversi. Bastos prenderà il posto di Hoedt con Wallace a sinistra, mentre Basta riporterà presumibilmente Anderson sulla linea degli attaccanti. Anche se, sarà difficile lasciare in panchina un Keita così. Poco importerà della formazione ai tanti bambini presenti sulle gradinate dell’Olimpico. La società con dei prezzi popolari, ha invogliato i tifosi a rendersi protagonisti di questa meravigliosa annata. Tanti piccoli aquilotti si sono avvicinati ai loro idoli, facendo dimenticare a qualche papà il rancore e la rabbia verso la società. Bello spettacolo in campo e fuori, con l’augurio che tutto ciò possa ripetersi tra 6 giorni, dove lo spettacolo fuori e quello dentro il campo, dovranno andare di pari passo. La classifica ora sorride alla Lazio con la sesta e la settima sempre più distanti. Peccato per l’addio anticipato alla corsa Champions, trasformata in una lotta per il secondo posto tra Napoli e Roma. L’obiettivo dei biancocelesti da qui alla fine, resta quello di difendere il quarto posto e provare a regalare un dispiacere alla Juve nella finale di Coppa Italia. Ovviamente senza dimenticare il quarto incrocio stagionale con la Roma: il bilancio dei derby, anche se con due sconfitte, sorride alla Lazio, ma domenica perdere ed esultare non sarà più possibile.

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