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Lazio, l’arma del centrocampo per battere il Milan

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La Lazio, pronta a sfoderare la spada del centrocampo, per avere la meglio sui rossoneri. Inzaghi si affida allo stato di grazia che stanno vivendo Anderson, Milinkovic e Parolo. Sull’altra sponda, occhio al tridente rossonero, con Montella pronto ad affidarsi ai temibili Suso e  Deulofeu

Alla vigilia dell’importantissimo “monday-night”, che andrà di scena all’Olimpico tra Lazio e Milan e che sarà fondamentale in chiave Europa (per la Lazio, al fine di continuare a coltivare il sogno terzo posto e restare contemporanemente attaccato al vagone delle prime cinque, per il Milan, per non restare definitivamente tagliato fuori dai giochi), ricorriamo un pò alle statistiche per provare ad immaginare quale potrà essere la chiave tattica del match. Sia chiaro, i numeri vanno sempre presi con le pinze ed è pur vero che ogni partita ha una storia a sè, ma molto spesso, soprattutto se comparati,  possono dare indicazioni  utili e preziose.

Anderson, Milinkovic-Savic e Parolo, in forma strepitosa – La linea mediana biancoceleste, sta vivendo un periodo d’oro. L’utilizzo in pianta stabile del talentino serbo Milinkovic, ha apportato finalmente quella qualità, quei muscoli e quel dinamismo che negli ultimi anni era sempre mancato. I numeri, del resto, parlano da soli: 4 reti in 19 presenze, conditi da 3 assist ed una media di 2.1 tiri a gara, 2.19 tackles e 1.33 dribbling riusciti,  hanno giovato anche ai colleghi di reparto. Parolo, in affanno la scorsa stagione, è tornato nuovamente ad esprimersi sui livelli a cui ci aveva abituato alcuni anni fa. A prescindere dalla super quaterna di Pescara, il metronomo della Nazionale, ha messo sin qui a referto una media di 1.25 tiri a gara e 2.75 tackles andati a buon fine. I giusti equilibri, sono stati trovati grazie anche al miglioramento in fase difensiva di Felipe Anderson. L’esterno brasiliano, ha ricominciato ad acquisire fiducia nei suoi mezzi e nelle sue giocate. Viaggia ad una media di 3.43 tackles e 3.33 dribbling a partita, impreziosita da ben otto assist, record assoluto di squadra ma soprattutto da un dato che lascia sicuramente a bocca aperta tifosi ed addetti ai lavori. Il suo apporto difensivo in fase di ripiegamento, è stato sin qui addirittura superiore a quello del capitano Biglia. Ciò è sintomo non soltanto di una accresciuta maturità tattica del calciatore ma anche del grande lavoro che sta facendo Inzaghi in allenamento.

Bonaventura e Suso, le armi di Montella – Brutta perdita senza dubbio per il Milan, quella di Jack Bonaventura. L’esterno offensivo ex Atalanta, è stato sinora, senza dubbio, il miglior calciatore rossonero per rendimento. Tre reti e 2 assist in 19 apparizioni, con una media di 2.47 tiri, 1.05 tackles e 3.16 dribbling a partita. Con il compagno Suso, aveva costituito una coppia temibile per qualsiasi difesa. Il suo infortunio, ha costretto la società ad intervenire sul mercato, ingaggiando l’interessante Deulofeu ed Ocampos. A proposito dello spagnolo, numeri importanti anche per lui. Cinque reti e ben 7 assist in 22 gare con una media di 2.74 tiri, 1.22 tackles e 2.22 dribbling a partita che costituiscono numeri inattesi quanto lieti in casa Milan, considerato che all’inizio della stagione, non era considerato neanche un titolare. Contro la Lazio, mancheranno anche Romagnoli (in forte dubbio) ed Antonelli; difesa in ermegenza dunque, con Gomez che dovrebbe costituire una inedita coppia con Zapata. Occhio però a non sottovalutare i ragazzi di Montella; l’esperienza di pochi giorni fa a Bologna, in cui hanno vinto una partita in 9 contro 11, rispecchia a pieno la filosofia dell’aereoplanino: non mollare mai, fino all’ultimo battito.

Manovra della Lazio più ragionata – La mancanza di una boa centrale in casa Lazio  e la presenza di un centravanti di movimento come Immobile, hanno portato Inzaghi a costruire una struttura di gioco improntata sul gioco palla a terra, scambi veloci ed inserimenti centrali. Ciò richiede inevitabilmente più movimento senza palla ed infatti si corre tanto. Sono ben 108,093 i km percorsi sin qui da Biglia e company (in sesta posizione per quanto concerne questi ultimi) ma ha portato sin qui ad arrivare con maggior costanza al tiro in porta. Ben 273 in totale (sesta anche qui) che hanno fruttato 41 reti (quarto miglior attacco). Di contro, prediligendo i corridoi interni, si trascurano i cross al centro (sono 121, tredicesima). I rossoneri sono invece noni in questa graduatoria (137 traversoni); testimonianza lampante di come si cerchi di arrivare sul fondo o attraverso la sovrapposizione dei terzini oppure sfruttando i lanci lunghi ad innescare le due ali offensive che hanno il compito di servire Bacca, sempre pronto ed abile a smarcarsi in area. Si corre dunque di meno (104,575, diciannovesimi), si arriva discretamente al tiro dal limite dell’area (137 volte, nono posto) e si segna pochino (33 reti, una appena in più, del Cagliari).

 

 

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