Inzaghi: «Keita? Nessuno è indispensabile. Hoedt? È stato lui a chiedere la cessione». Poi sugli obiettivi... - Lazio News 24
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Inzaghi: «Keita? Nessuno è indispensabile. Hoedt? È stato lui a chiedere la cessione». Poi sugli obiettivi…

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Alla vigilia della prima giornata di campionato, mister Simone Inzaghi ha risposto alle domande de giornalisti durante la consueta conferenza stampa

Ricomincia la Serie A. Dopo la pausa estiva, le squadre della massima serie dei campionato italiano sono pronte a scendere nuovamente in campo. La Lazio sarà impegnata domani sera all’Olimpico per la sfida contro la neo-promossa Spal. Alla vigilia del match, è andata in scena nella sala stampa di Formello la consueta conferenza stampa. Ecco le domande poste dai giornalisti presenti e le risposte di mister Simone Inzaghi:

Griglia di partenza del campionato? 

«È sempre difficile farle. Tante squadre si sono rinforzate, hanno investito per fare meglio dello scorso anno. Ci sarà da lottare. Noi siamo lì, ho sentito qualcuno che ha ricominciato a parlare della Lazio quando prima nessuno ne parlava nei primi 7-8 posti della classifica. Leggo e mi informo di tutto quanto e dentro di me dicevo anche prima che la Lazio meritava molto più del decimo posto».

Keita? 

«Stiamo parlando di un giocatore su cui ho puntato sempre ad occhi chiusi. Parlano i fatti: nessun allenatore prima di me l’ha fatto giocare come ho fatto io. L’ho sempre coccolato e probabilmente ci avrei puntato anche per questa partita. Nell’ultima settimana non ho visto gli atteggiamenti giusti. A quel punto ho deciso di escluderlo. Tutti sono importanti, ma nessuno indispensabile».

Cosa ti ha dato in più la vittoria contro la Juventus?

«Stiamo parlamdo di una vittoria storica, ma meritata. Io ero molto fiducioso. Secondo me è stata la vittoria del gruppo, abbiamo dato una grandissima sensazione di compattezza. Abbiamo battuto una delle squadre migliori d’Europa a pieno merito».

Obiettivo Champions? 

«Quest’anno ci sono le milanesi che hanno speso ed investito tantissimo. Atalanta, Torino e Fiorentina si sono mosse bene sul mercato. Troppo presto parlare di obiettivo Champions: altre squadre si sono rafforzate più di noi. L’anno scorso abbiamo fatto qualcosa di straordinario, dobbiamo far sì che il campo ci dia buone sensazioni anche nel corso di quest’annata. Dobbiamo far sì che i tifosi siano contenti della propria squadra».

Var, cosa ne pensi? 

«Io personalmente sono favorevole. L’anno scorso siamo stati un pò danneggiati, con il Var non dovrebbe più accadere. Dovremo abituarci, è qualcosa di innovativo. Dobbiamo fare in modo che i tempi per valutare il singolo episodio siano ancora più bassi»

Sulla partita di domani?

«Dobbiamo fare una prova di grandissima maturità. Dopo la grandissima impresa che i ragazzi hanno fatto, può scattare qualcosa di strano nell’inconscio. Dovremo fare una partita di maturità che sicuramente non sarà semplice, vista anche la preparazione del loro allenatore».

Calciomercato ancora aperto: fonte di distrazione? 

«Il mercato dovrebbe essere già chiuso dalla vigilia della Supercoppa. È un regola che va rivista. Stiamo operando bene, adesso dobbiamo vedere cosa succederà riguardo Keita. Nel caso dovesse andar via, dovrà essere immediatamente sostitito».

Palombi potrebbe essere titolare contro la Spal? 

«Potrebbe essere. Bisogna vedere oggi come procederà il recupero di Leiva. Ho l’allenamento di oggi, domani mattina faremo un piccolo warm up e poi decideremo».

Luis Alberto? 

«Luis Alberto ha fatto vedere a tutti che giocatore è. Un giocatore di altissima qualità a cui sa abbinare anche la quantità. Luis ha corso come Milinkovic e Parolo nel match di Supercoppa. Gli ho parlato e gli ho detto che doveva essere una risorsa. Le qualità si vedevano anche l’anno scorso, ma avrebbe dovuto alzare il ritmo anche nell’allenamento. Può fare tutti e due i ruoli. Può giocare da mezzala, da play, da seconda punta».

Ti aspetti un difensore oppure ti accontenti di un rinforzo in attacco? 

«È normale che c’è la situazione di Hoedt da vedere. Oggi sarà nell’allenamento, poi vedremo gli sviluppi. È il giocatore che ha chiesto di andar via, dice che vuole giocare sempre. Qui non è possibile. 40 partite su 40 non le ha fatte nessuno, l’anno scorso è stato il centrale che ha giocato di più. Gli ho detto che grazie alla Lazio ha conquistato anche la maglia della Nazionale. Oggi sarà qui, e penso che domani verrà convocato. Nel caso ci fosse la cessione, dovremo sicuramente intervenire, senza Hoedt, rimaniamo solo con Radu col piede mancino».

Caicedo?

«Un giocatore che ho voluto, che mi piace. È arrivato tardi, ma ha grandissimo spirito. Si sta impegnando molto per mettersi al pari degli altri. Ci darà grandissime soddisazioni».

Questa è l’estate dei certificati medici?

«Una cosa sbagliatissima. Si manca di rispetto all’allenatore, ai compagni, alla società. Uno deve sempre comportarsi da uomo, non disertare mai l’allenamento. Purtroppo non è più una novità, ma un’abitudine che deve cambiare il prima possibile».

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